Due anni fa Città Nuova pubblicava il volume di Fernando Muraca Liberamente Veronica. I miei trenta giorni senza i social, che dopo aver girato l’Italia con reading e presentazioni, è oggi un podcast.
L’arrivo in libreria
Circa due anni fa Città Nuova ha pubblicato il libro di Fernando Muraca Liberamente Veronica, la storia di una quindicenne a cui la professoressa assegna un compito: descrivi come impieghi il suo tempo. Mettendo insieme il materiale per il lavoro, Veronica si rende conto che, nell’economia della sua giornata, il tempo dedicato ai social network è tantissimo, circa sei ore al giorno. Decide allora di fare un esperimento: staccare tutto (social, chat, smartphone) per un mese. Ma l’impresa si rivela più complessa di quello che non potrebbe sembrare. Come si fa a vivere una relazione col proprio ragazzo senza WhatsApp? Come si avvisano i genitori che siamo in ritardo senza smartphone? Come si resta in contatto con gli amici senza Instagram?
Un ruolo educativo
Il libro è scandito dal racconto dei giorni in cui Veronica rimane sconnessa da tutto e delle difficoltà che deve affrontare per trovare soluzioni alternative all’uso del cellulare. «Ho scritto questo libro – ha dichiarato l’autore in un’intervista comparsa su Orizzonte Scuola – perché ho fatto l’esperienza con i miei figli. Con loro mi sono confrontato sugli spazi che dedicavano ai media, sentendo la responsabilità di avere un ruolo educativo».
Non solo buon senso
La centralità della sfida educativa è una delle leve che da anni muove il lavoro editoriale di Città Nuova, basti pensare, solo per citare alcune delle pubblicazioni più recenti, a titoli come I giovani non sono una minaccia di Alberto Rossetti, C’erano anche ieri i giovani d’oggi di Paolo Di Paolo e Carlo Albarello, Quando la scuola educa di Samuel Casey Carter. Perché se è vero, solo per fare un esempio tra i più citati, che nel rapporto tra tecnologia e nuove generazioni rimane centrale il ruolo del buon senso, è allo stesso tempo vero che stiamo parlando di un buon senso che, come scrive Stefania Garassini su Avvenire, «deve essere al passo con i tempi che viviamo e le sfide che pongono a tutte le realtà e le figure con responsabilità formative».
Il podcast
Il mondo digitale non è solo una sfida da affrontare ma anche la possibilità di osservare e raccontare la realtà da una prospettiva originale. È il caso, per esempio, dei podcast, che proprio in questi mesi di pandemia hanno vissuto il loro boom a livello di ascolti. Parliamo di un fenomeno che in Italia ha avuto, in un anno, una crescita del 15 per cento, passando dai 12 milioni di ascoltatori del 2019 ai 13, 9 milioni del 2020 e con un trend ancora in crescita nel 2021. Proprio per questo abbiamo deciso di trasformare il racconto di Liberamente Veronica in un podcast (disponibile gratuitamente su Spotify, Deezer, Apple podcast, Google podcast, Podcast Addict e Castbox), per dare a questa storia una nuova possibilità di essere raccontata, ascoltata e discussa.