In tempi di Coronavirus, anche dei semplici post-it possono diventare veicolo di speranza: è quanto accaduto a Vittorio Veneto (Treviso), dove sono apparsi in diversi luoghi della città – fermate degli autobus, vetrine, citofoni, cassette della posta – dei foglietti con scritto “Tutto andrà bene”. A lasciarli lì, una mano anonima. Naturalmente ciascuno può applicare questo invito per guardare speranzoso al futuro, alle proprie piccole e grandi difficoltà, ma il riferimento alla situazione sanitaria che stiamo vivendo è abbastanza evidente. Non si sa di preciso da dove sia partita l’iniziativa: sempre in questi giorni episodi simili sono accaduti anche a Varese (come riportato dal quotidiano online Varesenews), ma è difficile dire di chi sia stata inizialmente l’idea, e se qui o altrove.

La cosa si è naturalmente riversata con rapidità sui social: «Appiccicato alle vetrine dei negozi e ai citofoni dei condomini, a nascondere almeno un po’ gli orari delle coincidenze alle fermate degli autobus e le bollette della luce che spuntano dalle cassette della posta – scrive su Facebook Gabriele, nel raccontare di una sua passeggiata in città – non posso non accorgermi di un messaggio. Tre parole: “andrà tutto bene”. E poi ancora: “tutto andrà bene”… Si ripete un’infinità di volte, perdo il conto: è un’invasione! E ad accompagnarlo: un cuore, un sorriso, un sole. Prendo il cellulare. Lo avevo silenziato perché i pensieri potessero fare più rumore, ora mi serve per scattare qualche foto ad un messaggio che mette a tacere il rumore e mi bisbiglia il silenzio. Mentre il mondo prova ad infettarci il cuore, la Vita ci offre l’antivirus: “andrà tutto bene””. Post naturalmente corredato delle foto del caso.

Che sia Vittorio Veneto, che sia Varese, che sia ovunque: anche un gesto semplice come un post-it può illuminare una giornata. Una considerazione non tanto per invitare ad invadere le nostre città di foglietti; ma per ricordare che, a volte, basta davvero poco a fare del bene e a darci e a dare agli altri speranza.