Coppia, tra identità ed energia

Quarto appuntamento con il libro Il corpo dato per amore (Città Nuova). Quale identità può costruire una coppia se non viene alimentata dall'amore e dal perdono?
Il corpo dato per amore

Troppo di frequente, oggi, si avverte la necessità impellente di riscoprire la dignità dell’altro come persona da amare perché sia rivestita di dignità sociale. Luogo privilegiato e prima "cellula sociale" è costituito dalla famiglia che dalla sacramentalità del matrimonio trae identità ed energia. Così mons. Bonetti illustra e dona una riflessione attenta alle dinamiche e alle relazioni tra Eucarestia e coppia, per quest’ultimo appuntamento con Il corpo dato per amore di Città Nuova editrice.

 

 

 «Ma allora questi sposi sono sposi così dedicati agli altri da dimenticare la loro coniugalità? No davvero. Nell’Eucaristia gli sposi ritrovano la propria identità. L’Eucaristia è il “tutto” dato per amore, è Gesù Figlio di Dio che dà tutto per amore. Gli sposi ritrovano proprio dentro l’Eucaristia il loro consenso pasquale dell’inizio. Voi sapete che gli sposi, nel momento del consenso, attualizzano il loro essere fatti a immagine e somiglianza di Gesù, attualizzano, come battezzati, la loro capacità di amare fino alla fine, perché a quell’uomo/a quella donna che hanno sposato, danno tutto: “Io accolgo te e ti dichiaro che sono pronto ad amarti fino in fondo, al di là delle sofferenze, delle malattie, degli sbagli; nulla ci separerà”. «Lì, voi coppia, avete celebrato la vostra Pasqua: la vita offerta per quell’uomo, la vita offerta totalmente per quella donna. Questa è la vostra Pasqua iniziale; nell’Eucaristia ritrovate questa capacità di dono totale l’uno per l’altro. L’Eucaristia, che è la Pasqua settimanale, l’Eucaristia, che è il sacramento della Pasqua, vi aiuta a rivivere quel dono totale. Oggi ripetereste quella formula: «Io sono disposto a darti tutto, proprio tutto», «Io accolgo te, e prometto di esserti fedele nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita»? È stata la vostra Pasqua, che poi si realizza nel tempo, tutto il tempo che vivete insieme.

 

«Nell’Eucaristia trovate la forza di realizzare quella Pasqua, quel dono totale. Lì è la fonte della vostra identità. Volete sapere chi siete, come sposo/come sposa? Siete quell’ostia santa, totalmente data per lui e per lei. Nell’Eucaristia si trova l’energia per realizzare questo progetto. L’Eucaristia continua a donare lo Spirito Santo; l’efficacia dello Spirito Santo non è ridotta all’effetto immediato del pane e del vino che diventano il corpo e il sangue di Gesù, ma continua ad agire attraverso l’Eucaristia ricevuta. Ogni Eucaristia è un’“esplosione di risurrezione”, è una nuova effusione di Spirito Santo perché, con l’Eucaristia, Gesù ci fa vivere del suo Spirito Santo, ci fa vivere dello Spirito che lo unisce al Padre, quindi, con ogni Eucaristia, noi siamo ricolmi di Spirito Santo, e ci rifacciamo a tutta quell’energia iniziale che abbiamo ricevuto. L’Eucaristia diventa perciò energia per gli sposi, che agisce in profondità, continuando a trasformare loro il cuore e la mente, per condurli ad essere, con Gesù, annuncio di nozze per tutta l’umanità.

 

«Da ultimo, l’Eucaristia rivela lo scopo di tutto, e questo è proprio dentro l’Eucaristia, perché essa è anticipo, caparra, delle nozze definitive. È come se Gesù ci dicesse: voglio farti assaggiare un po’ dell’ebbrezza dell’unione con me, poi, quando verrai in Paradiso, sarai sempre con me, dove sono io sarai anche tu, amerai in me, con me, amerai come me e il Padre. «Padre, che siano uno, come io e te siamo uno» (cf. Gv 17, 21). Nell’Eucaristia ti faccio anticipare un pochino che cos’è «essere uno» con me, ti faccio pensare a cosa sarà il tuo destino, la tua meta finale: «essere uno» con Gesù vivo, e risorto per sempre, tuffato nel grande abbraccio dell’amore del Padre, resi uno dallo Spirito Santo».

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