Cop 15 a Copenaghen. Che clima!
Il quindicesimo Convegno sui Cambiamenti Climatici promosso dalle Nazioni Unite (Copenaghen, 7-18 dicembre 2009) ha disatteso le aspettative della vigilia: si sperava, di fronte ai cambiamenti climatici in atto, di realizzare un trattato vincolante che coinvolgesse, con modalità diverse e con contributi appropriati, tutti i Paesi del mondo. Questo esito è stato determinato in larga parte dal summit tenutosi precedentemente a Singapore fra il presidente statunitense Obama e quello cinese Hu Jintao: ha prevalso soprattutto, per la Cina, la volontà di continuare a crescere economicamente senza troppe restrizioni che ne rallentino la corsa; anche sugli Stati Uniti hanno influito problematiche interne: il notevole peso finanziario della riforma sanitaria e la legge federale per la svolta ecologica, da tempo bloccata al Senato di Washington. L’evento di Copenaghen, mostrando chiaramente l’attuale incapacità di realizzare un’azione unitaria tra gli Stati a livello globale, ha indicato che proprio questo è l’obiettivo per il quale impegnarsi, anche attraverso la formazione delle giovani generazioni.
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