Il conto di Cristiano Ronaldo: Spagna costretta al 3-3
Una sentenza, Cristiano Ronaldo, cui deve pagare dazio anche la Spagna dei maestri del “tiki taka”, all’esordio in serata ai mondiali 2018 contro il Portogallo campione uscente dell’ultimo europeo 2016. In vantaggio fino all’87°, le “furie rosse” guidate da Fernando Hierro si vedono trafiggere per ben tre volte dal fuoriclasse, che non a caso ha sollevato con il suo Real Madrid le ultime tre Champions League, chiudendo sul 3-3. Partita aperta, complici difese non perfette, che vede i lusitani portarsi in vantaggio dopo poco più di tre minuti grazie a un guizzo di CR7, che realizza un rigore procuratosi costringendo al contatto in area il compagno di squadra madrileno Nacho. Passano però poco più di 5 minuti, nei quali i compagni di Ronaldo sprecano due ghiotti contropiedi, quando Diego Costa, complice un vistosa gomitata al marcatore Pepe non ravvisata dall’arbitro Rocchi, si divincola magistralmente in area tra le maglie portoghesi spostando il pallone più volte prima di insaccare con un diagonale da rapace dell’area. Una prima frazione tutto sommato equilibrata si chiude però con la “papera” dell’estremo difensore spagnolo De Gea, che non trattiene un tiro non irresistibile di Ronaldo dal limite dell’area causando lo svantaggio dei suoi.
Rientro dagli spogliatoi pressoché da incubo tuttavia per il Portogallo, raggiunto sul 2-2 ancora da un tap-in di Costa grazie all’assist di testa di Busquests su schema da calcio piazzato, quindi freddato da un diagonale al volo di Nacho, che di collo esterno colpisce il palo prima di insaccarsi alle spalle dell’impotente Rui patricio. La Spagna sembra prendere il sopravvento con il suo proverbiale e snervante possesso palla, irretendo di fatto un Portogallo che accusa il colpo, arrancando sia fisicamente che psicologicamente. Nonostante la girandola di cambi e un clamoroso errore sottoporta di Diego Costa su assist di Jordi Alba da fondocampo, la gara sembrerebbe avviata su binari di quieto trionfo iberico, se solo in campo non ci fosse ancora lui, sempre lui: Cristiano Ronaldo, autore di un sontuoso calcio piazzato a scavalcare la barriera, guadagnato dai 25 metri, che va a insaccarsi sotto l’incrocio alle spalle di De Gea, stavolta incolpevole. Punizione forse troppo severa per gli spagnoli, colpevoli di non avere chiuso i conti e, sopratutto, di non essere riusciti ad arrestare l’inarrestabile fame di vittoria di CR7, giunto probabilmente al suo ultimo mondiale ma assolutamente intenzionato, vista l’ennesima prova di voracità agonistica, a lasciare il segno fino alla fine nella lotta per l’unico titolo, quello di campione del mondo, che manca alla sua stratosferica carriera.
Sorpresa Iran: un autogol per sognare
Nel pomeriggio, un clamoroso autogol del neoentrato Bouhaddouz allo scadere vede l’Iran portarsi alla testa del Girone Ball’esordio: a San Pietroburgo partenza sprint del Marocco del difensore juventino Benatia, guidato in panchina da Renard, ispirato dal talento dei suoi centrocampisti ma incapace di incidere in qualche buona occasione creata. Dopo una ripresa nervosa e avara di emozioni, lo svarione a sorpresa in pieno recupero, con l’autorete del giocatore nordafricano, giunta su un calcio piazzato a pochi metri dalla bandierina.
Uruguay allo scadere: Egitto impotente senza Salah
Quasi all’ultimo minuto, ma meritatamente, Gimenezregala la vittoria all’Uruguay sull’Egitto. Schiacciando di testa, il centrale dell’Atletico firma l’1-0 per i suoi dopo che la stella del Barcellona, Suarez, aveva tradito sbagliando due volte, e Cavani, vecchia conoscenza di Palermo e Napoli, veniva stoppato da palo e portiere. Il Mondiale dei sudamericani comincia bene, in testa a braccetto con la Russia nel Girone A, mentre per l’Egitto si fa da subito dura, vista anche la precaria condizione del fuoriclasse del Liverpool vicecampione d’Europa, Salah, rimasto mogio in panchina per tutta la durata della gara d’esordio dei suoi. Ben quattro le gare previste per la terza giornata del 16 giugno: cliccando qui, il calendario completo degli incontri.