Consigli per il risparmio

Un progetto della diocesi di Cuneo e Fossano propone consigli pratici per il risparmio e l'uso critico dei beni
Cerchi nell'acqua

Acqua: dono di Dio e bene comune. È questo un tema approfondito dalla diocesi di Cuneo e Fossano, con tanto di progetti di solidarietà per alcune delle missioni cuneesi sparse nel mondo: l’accessibilità all’acqua potabile in Mali nei villaggi Bourem, un pozzo semi-artesiano a Varzea Grande in Brasile, l’impianto idraulico in una casa accoglienza per bambini abbandonati a Lubumbashi in Congo, due pozzi a Salak in Camerun e un progetto di formazione a Novosibirsk in Russia.

 

Una scelta che parte da alcune riflessioni che trovano forza anche nella Caritas in Veritate: «La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l’acqua e l’aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto l’uomo, contro la distruzione di se stesso». Per questo la diocesi ha invitato a «percepire le conseguenze della nostra vita senza l’acqua che scorre, per poter accorgerci che è davvero un bene essenziale della vita. Questo sguardo contemplativo ci aiuterà a riscoprire il valore dell’acqua e a salvaguardarlo per poter salvare la vita del pianeta».

 

Ma la diocesi non si è fermata all’enunciazione di principi, tanto che è stato distribuito nelle parrocchie un “decalogo” di consigli pratici per un utilizzo razionale dell’acqua. Per meglio rendere l’idea, si cita anche l’entità del risparmio che si può ottenere con ciascun suggerimento: il frangigetto sul rubinetto (fino a 6 mila litri d’acqua in meno all’anno), la chiusura dello stesso mentre ci ci lava i denti o ci si rasa (8 mila litri), provvedere alle riparazioni onde evitare perdite nel lavandino e nel water (21mila litri per il rubinetto malfunzionante e 26 mila per la vaschetta), preferire la doccia al bagno (20 litri consumati contro 150), lavare delle verdure per ammollo anziché per scorrimento (400-500 litri). E poi consigli sul consumo critico e responsabile dei prodotti che utilizziamo ogni giorno, scegliendo quelli per la cui produzione è necessaria meno acqua: carni bianche (3.900 litri al kilo contro i 15.500 della carne bovina), frutta fresca (per un’arancia servono 50 litri di acqua, contro i mille di un bicchiere di succo di arancia industriale), cotone (ci vogliono 10 mila litri d’acqua per un paio di jeans, 2 mila per una maglietta di cotone).

 

Anche lavatrice e lavastoviglie vanno usate sempre a pieno carico (circa 130 litri in meno per ogni lavaggio), mentre le condutture vanno isolate termicamente (onde evitare gli sprechi di attesa dell’acqua calda), mentre quella già utilizzata va reimpiegata per annaffiare fiori e piante. C’è poi l’invito valorizzare l’acqua del “Santo Rubinetto”: è buona, sicura, comoda, non inquina, e costa fino a mille volte meno di quella in bottiglia. Per eliminare il gusto del cloro è sufficiente lasciarla in una caraffa per mezz’ora.

 

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