Consigli ai naviganti

Di ogni foto e informazione personale pubblicata in Rete si perde il controllo. Come difendersi?
Giovani

I cosiddetti social network (reti sociali) sono “piazze virtuali”, luoghi in cui ci si ritrova, via Internet, condividendo fotografie, filmati, pensieri, indirizzi, amici e tanto altro. Rappresentano certamente una efficace forma di comunicazione, ma comportano anche rischi per la sfera personale, in quanto danno l’impressione di ritrovarsi in uno spazio intimo, in una piccola comunità.

Si tratta però di un falso sentimento, che può spingere gli utenti a esporre la propria vita privata in modo eccessivo, rivelando informazioni confidenziali e provocando “effetti collaterali”, anche a distanza di anni.

Gli ultimi sviluppi, tra l’altro, spingono i social network a integrarsi con i telefoni cellulari, trasformando tutto quello che pubblichiamo in Rete in una sorta di sms multiplo che giunge istantaneamente ai nostri amici.

Migliaia di utenti hanno inserito informazioni, foto o contenuti personali nel proprio profilo di Facebook, senza leggere le condizioni di utilizzo. Non sanno che anche in caso di disattivazione o cancellazione del profilo, infatti, le informazioni rimangono in possesso delle aziende che offrono tali servizi.

In più, dato che spesso le società di selezione del personale cercano informazioni online, foto e commenti lasciati nei social network potrebbero danneggiarci. Chi sa come difendersi da possibili adescatori o attacchi di cyberbullismo?

 

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un utile opuscolo, Social network: attenzione agli effetti collaterali, con suggerimenti per tutelare dati personali e privacy.  Nella guida si trovano informazioni utili per navigare e utilizzare le reti sociali in maniera consapevole e non pericolosa.

Come riportato sul sito del Garante, «l’opuscolo non è un manuale esaustivo, ma un agile vademecum sia per persone alle prime armi, sia per utenti più esperti. L’obiettivo è anche quello di offrire spunti di riflessione e, soprattutto, consigli per tutelare uno dei beni più preziosi che abbiamo: la nostra identità, i nostri dati personali».

Conviene leggerlo, questo opuscolo, perché la forma di tutela più efficace è sempre l’autotutela, cioè la gestione attenta dei dati, sia personali che dei propri familiari.

 

L’opuscolo si può scaricare dal sito del Garante della privacy (www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1614258) oppure può essere richiesto in formato cartaceo all’Ufficio relazioni con il pubblico, Piazza di Montecitorio n. 123, mail: urp@garanteprivacy.it.

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