Congresso mondiale Signis

 In Corea il 6° convegno mondiale dei comunicatori cattolici. L’appello per la pace e l’invito del papa ad un “apostolato dell’orecchio”.
Paolo Ruffini

Al Congresso mondiale SIGNIS alla Sogang University di Seoul, Corea del Sud (15-18 agosto 2022), partecipano oltre 300 professionisti dei media giunti dai 5 continenti, compreso un folto gruppo del Paese ospitante. Altre centinaia seguono online, attraverso il canale Youtube e sul Metaverso.

Nel dare il via alle Giornate di studio, i membri di SIGNIS, l’Associazione Mondiale per la Comunicazione, hanno lanciato un appello urgente per la pace attraverso la comunicazione digitale, seguendo l’invito di papa Francesco, nel suo caloroso messaggio ai partecipanti. «Più di qualsiasi altra cosa, l’apostolato dell’orecchio vi appartiene in quanto comunicatori cattolici. Di fatto la comunicazione non è solo una professione, ma è anche un servizio al dialogo e alla comprensione tra individui e comunità più vaste nella ricerca di una serena e pacifica coesistenza».

La presidente di SIGNIS, Helen Osman, ha osservato che «quando comunichiamo profondamente, a livello spirituale, quando ascoltiamo non solo le parole, ma anche le esperienze degli altri, tutta la nostra mente, corpo e spirito sono impegnati nella comunicazione».

Per aggiungere una prospettiva artistica alla comunicazione, i giovani artisti coreani, Honam-woodo-nongak Pan gut e il Vinari show, hanno interpretato un’autentica ricerca per portare la parola “pace” in una “danza in prima pagina” utilizzando giornali stampati (la coreografia è su: https://youtu.be/-4JFHjALtpg): esempio di ricerche creative che creano ponti tra la comunicazione digitale e la pace, fondamentali per attirare il pubblico più giovane e seminare speranza nel mondo.

Il punto di partenza dell’intero congresso è stato l’intervento di Paolo Ruffini, Prefetto della Comunicazione, incentrato sul tema “Iperconnessi, ma soli”. SIGNIS può «essere una rete che unisce, una rete che libera, una rete intessuta di verità e bellezza, fede e speranza; essere l’alternativa concreta e visibile alla rete di chiacchiere confuse dove tutto è vero e tutto è falso e dove non c’è più spazio per la verità di un incontro», ha affermato il Prefetto.

Nel pomeriggio, una lunga video intervista con il Premio Nobel per la pace Dimitry Muratov, sulla libertà di stampa, sulla sua esperienza alla Novaya Gazeta, sugli ideali che muovono il suo lavoro.

Uniti alle voci delle autorità ecclesiali, politiche e delle comunicazioni della Corea, come l’arcivescovo Peter Chung Soon-Taic; il Presidente del Comitato Organizzatore del Congresso SIGNIS, Daniel Hang Seung-soo; il Vice Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo della Corea, Kim Hyun-hwan, questi giorni di attento ascolto, dialogo e scambio di idee vorrebbero contribuire al superamento degli ostacoli attuali e futuri per una pace duratura che si concentri sulla cura per la nostra casa comune.

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