Condividere la bellezza del movimento

Pur in tempo di pandemia, si celebra oggi in tutto il mondo, attraverso il web e i social, la tradizionale manifestazione istituita dall’Unesco, con la speranza di ritrovare al più presto la fisicità e la rappresentazione teatrale dal vivo.
Giornata della danza (Foto Giuseppe Distefano)

Istituita dall’International Dance Council dell’Unesco nel 1982, fissando la data della celebrazione al 29 aprile, la “Giornata internazionale della Danza” quest’anno ha un sapore amaro che fa i conti con la gravità della pandemia che ha determinato la chiusura dei teatri, la cancellazione di spettacoli e di festival.

Si è comunque assistito in questi due mesi, e si continua ad assistere su tutte le forme di social e piattaforme web, a un proliferare d’iniziative, azioni e riflessioni di vario tipo, per mantenere vivo il fisico e la creatività, sperimentando così possibili nuove forme di comunicazione e relazione in attesa di ripartire nella sua dimensione reale, e ritrovare e riscoprire al più presto l’insostituibile prossimità che la danza e il teatro necessitano, e che nessun’altra modalità tecnologica può rimpiazzare.

Perché il teatro, lo sappiamo, è qualcosa di vivo, che avviene nel presente tra persone in carne e ossa che s’incontrano, condividendo un tempo e uno spazio comune. E la danza è quel linguaggio universale che unisce i popoli al di là di confini e differenze di qualsiasi natura. Il tradizionale appuntamento con questa Giornata ricordato in tutto il mondo, si reinventa attraverso live streaming, pagine Facebook e altri canali. Segnaliamo solo alcune iniziative.

Bassano del Grappa, sede di uno dei più importanti festival internazionali, lancia ancora più forte il messaggio sull’importanza di danzare insieme. Con quest’idea il CSC Centro per la Scena Contemporanea / Operaestate / Dance Well, apre uno spazio di connessione virtuale tra le persone che vivono isolate in questi giorni, invitandole a lasciarsi ispirare, a far entrare nelle case la forza della danza. Il tutto avverrà a partire dalle ore 08.00 sulla pagina Facebook di Dance Well, la vivace community on-line che promuove la pratica della danza per persone con Parkinson e che, per l’occasione, raccoglierà contributi da artisti, comunità e partner della rete Dance Well in Italia e nel mondo, ma anche da altre Case della Danza, attraverso photogallery e brevi video che documentano pratiche di danza, per condividere  intuizioni e proposte artistiche rivolte a  comunità di cittadini, e di persone con Parkinson.

Nell’occasione è stato commissionato anche un progetto speciale alle coreografe Silvia Gribaudi, Chiara Frigo e Marigia Maggipinto, che hanno ideato uno speciale gioco coreografico intitolato 3 PASSI, una caccia al tesoro che si sviluppa tra passato presente e futuro. Oltre un centinaio le richieste di partecipazione, persone a cui è già stato inviato il primo indizio e che sono state invitate a rispondere con un contributo in movimento, che vedremo il 29 aprile, sempre sulla pagina FB.

La Fondazione Egri di Torino ha deciso di celebrare l’evento attraverso i canali social della Compagnia che trasmettono una programmazione di danza on line, IPUNTIHOME. Una scelta che consolida questa nuova modalità di programmazione, permettendo così una condivisione dell’evento con i principali organismi di produzione e promozione coreutici del territorio: Coorpi, BTT- Balletto Teatro di Torino e Compagnia Zerogrammi.

Un’occasione per affermarne i valori spirituali, culturali e sociali, in un momento dove non è possibile aggregarsi ma è fondamentale restare uniti. Ecco perché si è voluto comunque celebrare la danza con alcune produzioni video e nuove produzioni espressamente concepite per l’occasione.

Fra queste il video dedicato al progetto Le Sacre du Printemps, ideato dalla Lavanderia a Vapore con la partecipazione di Egri Bianco Danza, BTT e Zerogrammi nelle figure dei tutor di progetto. Sacre è un evento collettivo di danza – concept di Alain Platel/Les ballets C de la B – con circa 400 danzatori, immaginato per la Giornata della Danza 2020 nel parco della Tesoriera di Torino e in attesa di riprogrammazione, appena le condizioni lo renderanno possibile.

Segnaliamo anche il poetico Elegia, un progetto di Stefano Mazzotta della Compagnia Zerogrammi. Il coreografo così lo descrive: “Le geografie della Sardegna diventano la scenografia naturale dove trovano dimora i poetici personaggi del romanzo di Raul Brandao, un insieme di storie solitarie di otto figure derelitte e al contempo goffe al limite del clownesco, tutte accomunate dal medesimo sentimento di malinconica nostalgia e desiderio di riscatto. In questo racconto filmico danzante di corpi in migrazione, si stagliano profili di creature e memorie di storie che ci raccontano il tempo e lo spazio degli addii, la bellezza, il paesaggio, la luce, l’esilio”. (Info: www.egridanza.com, Facebook: Compagnia EgriBiancoDanza, Instagram: egribiancodanza, Twitter: @compagniaebd Youtube: Compagnia EgriBiancoDanza).

Alla sospensione dei teatri chiusi e degli spettacoli dal vivo, la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto ha risposto con un’originale iniziativa ideata con Rai 5 in occasione dell’International Dance Day, dal titolo 1 Meter Closer (in onda mercoledi 29 alle ore 20,55 e alle 24, con replica anche il 30 aprile alle ore 13).

All’interrogativo se si può creare a “distanza di sicurezza”, o addirittura ciascuno confinato in quarantena a casa propria, ha risposto Gigi Cristoforetti, direttore della Fondazione Nazionale della Danza ed ideatore del progetto, chiedendo al coreografo Diego Tortelli, alla videomaker Valeria Civardi e al musicista Federico Bigonzetti,  di imbastire una creazione coreografica ad hoc dettata dalla contemporaneità che stiamo vivendo oggi, coinvolgendo i danzatori della Compagnia (coreografo, regista, compositore e danzatori hanno creato la performance tra il 24 marzo e l’8 aprile 2020, ciascuno in isolamento nella propria casa di Milano, Torino, Londra, Reggio Emilia e Lerici).

La creazione 1 Meter Closer è nata dalle indicazioni anche via web date dal coreografo, e dalla scelta delle inquadrature e settaggi della telecamera anche a distanza della regista. Dunque, non un “montaggio” di improvvisazioni quotidiane in quarantena, ma una vera creazione coreografica collettiva.

Link al trailer:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=B5k38urjLME&feature=emb_logo

https://www.aterballetto.it/2020/1-meter-closer-aterballetto-videodanza/

 

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