Welfare su misura per famiglie e per migliorare la qualità della vita di mamme e papà lavoratori: un sogno che può diventare realtà per tanti lavoratori di imprese, società cooperative e soggetti collettivi con almeno 50 lavoratori a tempo indeterminato.

Il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando #Conciliamo per la concessione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di welfare aziendale.

Per welfare aziendale s’intende l’insieme dei benefit e delle iniziative che le aziende erogano, sia per automa decisione che per accordo con le rappresentanze sindacali, a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori, in modo da accrescere il benessere lavorativo e familiare.

Stanziati 74 milioni di euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro che consentano ai datori di lavoro di sviluppare azioni in favore dei propri dipendenti venendo incontro ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie.

La realizzazione di tali interventi nell’ambito dell’ambiente di lavoro può impattare positivamente sulla qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici e quindi anche sulla produttività delle imprese.

Obiettivi specifici dei progetti finanziabili riguardano il rilancio demografico, l’incremento dell’occupazione femminile, il riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, il sostegno alle famiglie con disabilità, la tutela della salute, il contrasto all’abbandono degli anziani.

Nel rispetto degli obiettivi stabiliti nel bando, lo stesso Dipartimento per le politiche della famiglia individua, a mero titolo esemplificativo, alcune macro aeree di intervento alle quali i datori di lavoro possono ispirarsi nel proporre i progetti incentivati in considerazione delle dimensioni aziendali e del contesto lavorativo di riferimento.

Pertanto, nell’area della flessibilità oraria e organizzativa trovano posto la banca del tempo, il part time, permessi e congedi, il telelavoro e il nuovo smart working, caratterizzati dall’assenza di vincoli spaziali e temporali con minor impatto sulla mobilità territoriale. Nell’area della promozione e sostegno della natalità e della maternità, nonché del reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati a esigenze di conciliazione, il Dicastero propone contributi economici aggiuntivi e specifiche iniziative di formazione, consueling e coaching.

Infine, ma non meno importante, nell’area degli interventi e servizi a supporto della famiglia possono essere creati o ampliati asili nido aziendali e/o scuole dell’infanzia aziendali. In più è previsto un contributo economico per spese di baby sitting prestate da parenti di 1° grado, acquisto di prodotti per l’infanzia, ecc. Ancora possono essere attuate azioni di supporto anche economico (caregivers) a favore di lavoratori/trici impegnati nell’assistenza a familiari anziani o disabili, azioni per time saving quali maggiordomo, meccanico, servizi di lavanderia, e per agevolare la mobilità casa-lavoro e viceversa.

Sono auspicabili azioni di comunicazione ai dipendenti sui piani di welfare messi in atto nell’ambito aziendale. Possono essere finanziate, se meritevoli, anche azioni già in corso.

Una apposita commissione valuterà tutte le richieste inoltrate sulla base dei criteri individuati nel bando relativi a: innovatività dei progetti rispetto a quelli già realizzati sulla base di norme o di contratto collettivo o già attuate in azienda, concretezza, efficacia, economicità e sostenibilità, quale capacità di mantenere i benefici nel tempo, oltre i 24 mesi, dell’azione di welfare proposta.

Le domande di finanziamento corredate di tutta la documentazione richiesta devono essere presentate entro le ore 12 del 15 ottobre 2019 via Pec al seguente indirizzo: conciliamo@pec.governo.it.

Per informazioni: http://www.governo.it/sites/governo.it/files/AvvisoConciliamo.pdf