Comunità resilienti, tra passato e futuro
«Un carisma non è un pezzo da museo, che resta intatto in una vetrina, per essere contemplato e nulla più. La fedeltà, il mantenere puro il carisma, non significa in alcun modo chiuderlo in una bottiglia sigillata, come se fosse acqua distillata, affinché non sia contaminato dall’esterno. No, il carisma non si conserva tenendolo da parte; bisogna aprirlo e lasciare che esca, affinché entri in contatto con la realtà, con le persone, con le loro inquietudini e i loro problemi. E così, in questo incontro fecondo con la realtà, il carisma cresce, si rinnova e anche la realtà si trasforma, si trasfigura attraverso la forza spirituale che tale carisma porta con sé».
Così papa Francesco definisce il carisma in un suo discorso del 2015 ai sacerdoti di Schönstatt. È un tema, quello dei carismi, delle sfide e criticità che le comunità ecclesiali incontrano nel corso della propria storia, tra attualizzazione e fedeltà alla scintilla iniziale, sul quale sia Jesús Morán che Luigino Bruni hanno riflettuto nei loro libri – La comunità fragile, l’ultimo libro di una serie di Bruni (Città Nuova 2022) e Fedeltà creativa di Morán (2016) – e su cui continuano a riflettere nei loro interventi in occasione di incontri e convegni pubblici sul tema.
Sull’argomento torneranno ad esprimersi insieme in un confronto che si annuncia appassionante e ricchissimo di stimoli domani, sabato 3 dicembre alle ore 17.00, durante una tavola rotonda che si svolgerà a Castel Gandolfo e che andrà in diretta sul canale YouTube di Città Nuova (visibile anche successivamente). A moderare l’evento sarà Chiara d’Urbano, psicologa e psicoterapeuta, nominata da pochi giorni Consultore del Dicastero per il Clero.
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