Compiti natalizi: un ponte tra sfida e opportunità

In particolare per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES), i compiti assegnati per le vacanze rappresentano uno strumento utile se adeguatamente adattato
Un adulto segue un bambino nei compiti

Le vacanze scolastiche sono un momento di riposo e di svago per gli studenti, ma anche di consolidamento e di recupero degli apprendimenti. Questo vale ancora di più per gli alunni con BES, ovvero Bisogni Educativi Speciali, che presentano difficoltà di apprendimento, disturbi specifici, disabilità o svantaggio socio-culturale. Per questi studenti i compiti per le vacanze possono rappresentare sia un’occasione per potenziare le competenze acquisite, sia una fonte di stress e di frustrazione, a seconda di come vengono assegnati e gestiti. I compiti per le vacanze rappresentano un argomento controverso, perché da un lato sono un’opportunità per consolidare le competenze acquisite durante l’anno scolastico, ma potrebbero anche rappresentare un ostacolo.

Va sottolineato il fatto che gli studenti con BES hanno bisogno di un approccio didattico personalizzato, che tenga conto delle loro specifiche esigenze; e i compiti standardizzati possono non essere adatti a tutti, creando momenti di disagio all’interno delle dinamiche familiari. Tuttavia, i compiti per le vacanze possono diventare un’opportunità se vengono adeguatamente adattati. Alcuni esempi di attività che gli insegnanti potrebbero assegnare agli studenti con Bisogni educativi speciali sono: la scrittura creativa, in cui gli studenti sono invitati a scrivere una lettera o un diario in cui raccontano un giorno speciale che hanno appena trascorso; la lettura di una storia a scelta dello studente, seguita da un riassunto scritto; la matematica pratica, in cui gli alunni sono invitati a calcolare le spese svolte in una giornata o una settimana; compiti che coinvolgono l’esplorazione del mondo naturale, come ad esempio lavorare in giardino e creare una piccola scheda botanica; attività pratiche come cucinare con un familiare e scrivere la ricetta.

Questa tipologia di compiti permette agli studenti di applicare le competenze acquisite durante l’anno scolastico in un contesto pratico e significativo, favorendo così la generalizzazione dell’apprendimento che diventa attivo e coinvolgente.

Le opinioni dei pediatri sui compiti per le vacanze sono contrastanti. Alcuni sostengono che i compiti assegnati siano utili perché allenano i bambini alla fatica e alla capacità di superare le difficoltà, altri ritengono che le attività per le vacanze rappresentino una prassi consolidata della scuola che vede nei compiti uno strumento utile e necessario per l’apprendimento. Secondo il pediatra Italo Farnetani i compiti per le vacanze sono inutili e dannosi, perché contraddicono il diritto al riposo e al tempo libero dei bambini e dei ragazzi e una ricerca condotta su un campione di 1500 studenti ha rivelato che il 41 per cento degli studenti ha copiato i compiti per le vacanze.

Questo dato evidenzia la necessità di rivedere l’approccio ai compiti, soprattutto per gli studenti con BES.

Alcuni esperti ritengono che i compiti per le vacanze siano opportuni per incentivare l’autonomia, il metodo di studio, la responsabilità e il consolidamento degli apprendimenti; l’importante è che siano adeguati alle esigenze e alle potenzialità di ogni studente e che siano proposti in forma ludica, creativa e interattiva, al fine di stimolare la curiosità e il piacere di imparare. Inoltre, è importante che i genitori non impongano l’attuazione del compito assegnato, ma che condividano questa esperienza con i propri figli.

Per questo, è fondamentale coinvolgere le famiglie, gli operatori specializzati nel sostegno e nell’accompagnamento degli alunni con BES, creando una rete di collaborazione e di scambio in cui i compiti per le vacanze possono diventare un’occasione di crescita e di arricchimento per tutti.

Sarebbe consigliabile lasciare una settimana di totale libertà dai compiti e per il resto del tempo andrebbero distribuiti in maniera equa, perché, purtroppo i compiti per le vacanze possono avere un impatto significativo sul benessere emotivo degli studenti e un eccesso di compiti potrebbe portare a stress e ansia, che possono avere effetti negativi sulla salute mentale degli studenti. Quindi è essenziale che gli insegnanti considerino le esigenze individuali, quando assegnano i compiti. Solo così, queste attività possono trasformarsi da ostacoli in opportunità. È fondamentale che le famiglie e gli insegnanti lavorino insieme per garantire un’esperienza positiva e arricchente per tutti gli studenti e in particolar modo la scelta delle attività per gli alunni con BES dovrebbe essere attentamente ponderata.

E come dice Dario Ianes: «Una scuola equa è una scuola che ha il coraggio di fare differenze positive, là dove non farle genererebbe disuguaglianze».

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