Una compagnia di insegnanti per il cambiamento della scuola
Diesse, Didattica e Innovazione Scolastica, centro per la formazione e l’aggiornamento, si definisce una compagnia di insegnanti all’opera. Intende «valorizzare e promuovere la professionalità e la dignità culturale degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Per questo collabora anche all’evoluzione del sistema scolastico della società italiana, con particolare riferimento al pluralismo educativo ed ai compiti dei docenti e del personale direttivo».
Nata a Milano nel 1987 per l’aggiornamento dei docenti, conta oggi 20 sedi locali in tutta Italia. Cura molto lo strumento associativo nella consapevolezza che la cultura professionale si realizza in un paragone continuo con esempi in atto. Partecipa al Forum nazionale delle associazioni professionali degli insegnanti, presieduto da Carlo Di Michele, dirigente scolastico e responsabile di Diesse.
Si è tenuta la sua ultima Convention il 5 e 6 novembre sul tema: «… fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio” (D. Pennac). Oggi infatti l’insegnante è chiamato a recuperare la dimensione dinamica del proprio mestiere, la capacità di ” mettere a fuoco” l’oggetto con cui si confronta…. e quindi di osservare la realtà, di cogliere il bisogno formativo e le problematicità, di individuare le misure giuste al momento giusto.
La prossima sessione si terrà sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023 sul tema “L’ora di lezione: tradizione, innovazione, esperienza”. Ci si interroga sul ruolo fondamentale del docente oggi nella vastità del bisogno educativo: da un lato un ruolo di aggregazione e socializzazione, dall’altro la specifica cura di solidi apprendimenti nella complessa società attuale. Resta il fatto che ogni giorno l’insegnante entra in classe e deve gestire una difficile relazione educativa.
A lui vengono chiesti molti ruoli: «essere persona di cultura, animatore naturale, coach, facilitatore esterno, esperto di tecniche e metodologie innovative» (presentazione della Convention). Una figura davvero poliedrica, di adulti veri, ricchi di umanità, capaci di proporre percorsi di crescita insieme umani e culturali, anche difronte a fragilità, disinteresse, apatia. «Riteniamo che alla scuola sia chiesto, oggi più che mai, di essere innanzitutto un luogo di apertura all’esperienza, dove sia possibile compiere un percorso di introduzione e scoperta della realtà, di sé stessi e del mondo, verificare un’ ipotesi di significato, sperimentare un valore positivo che dia senso anche alla fatica».
Interessanti sono le Botteghe dell’insegnare che esprimono il metodo formativo di Diesse. Si tratta di incontri guidati e condivisi tra docenti con testi, problemi, eventi, autori. In sostanza si approfondiscono i temi della Convention confrontandosi sulle proposte culturali in varie discipline ed argomenti a scelta.
Breve intervista al presidente di Diesse, dirigente scolastico, Carlo Di Michele
Vi definite una compagnia di insegnanti all’opera. Cosa intendete dire?
Di fronte all’emergenza educativa del nostro tempo, di cui sono tanti i segnali, mentre in tanti si focalizzano su metodologie e strumenti didattici, noi siamo convinti che il punto di partenza sia il soggetto, la persona dell’insegnante, e che lo scopo di una associazione sia sostenere la passione e i tentativi che ciascuno mette in atto, per contrastare individualismo e solitudine.
La vostra ultima Convention si è dedicata al dinamismo degli insegnanti. Quali sono le vostre proposte concrete per uscire dalla crisi del sistema scolastico italiano?
I ragazzi, di qualunque età, hanno bisogno di essere introdotti alla scoperta di sé e del mondo: questa è l’educazione, che chiede all’insegnante di mettersi in gioco, sempre, di rischiare, di comunicare una passione per la realtà e, quindi, rendere la conoscenza viva.
Diesse parteciperà il 26 gennaio alla Camera dei Deputati , insieme ad una decina di associazioni professionali della scuola al Tavolo parlamentare di ascolto reciproco e condivisione, promosso da Mppu e Città Nuova, sul tema delle misure per contrastare le povertà educative, in particolare la dispersione scolastica ed il fenomeno dei Neet.
__
Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre riviste, i corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it
_