Commissione europea, von der Leyen nomina Fitto vicepresidente

La presidente della Commissione europea Von der Leyen ha presentato i nuovi commissari europei designati. Per l'Italia c'è il ministero per gli Affari europei Raffaele Fitto
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presenta i nuovi commissari. per l'Italia c'è Raffaele Fitto. Foto Ansa EPA/Teresa Suarez

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha proposto il nuovo collegio dei commissari, con le relative deleghe. Dopo trattative non facili con gli Stati membri, ciascuno designante un commissario, sì è chiuso il cerchio su 14 commissari del Partito popolare europeo, di cui fa parte la stessa von der Leyen, 5 dei Socialisti & Democratici, 5 dei Liberali di Renew Europe, entrambi con due vicepresidenze esecutive, uno dei Conservatori e Riformisti e uno dei Patrioti per l’Europa.

È l’italiano Raffaele Fitto, membro dei Conservatori e Riformisti, ad ottenere, oltre al portafoglio per la Coesione e le Riforme, anche una vicepresidenza esecutiva. Una vittoria per l’Italia, indubbiamente, poiché i Conservatori e Riformisti non avevano votato a favore del secondo mandato von der Leyen, ma il peso strategico dell’Italia, Paese fondatore dell’Unione europea (Ue), ha inciso molto, così come il fatto che i Conservatori e Riformisti hanno anche due vicepresidenze del Parlamento europeo.

Il commissario italiano dovrà occuparsi di questioni importanti, come il PNRR e Next Generation EU. Nella lettera di missione, a Fitto viene assegnato il mandato di migliorare la produttività, la competitività e l’innovazione nell’Ue, oltre che di favorire le riforme e gli investimenti che migliorino l’Ue. Egli dovrà anche occuparsi delle città, delle comunità costiere, delle aree rurali e delle isole, con un’attenzione alla competitività, resilienza e sostenibilità della produzione del cibo e dell’agricoltura, ma anche della pesca e della cosiddetta blue economy.

La mobilità sostenibile e de turismo per connettere le regioni dell’Ue, ma anche favorire la cosiddetta restanza in tutte le regioni europee sono altri punti salienti dell’agenda del nuovo commissario, così come il piano europeo per gli alloggi sostenibili e accessibili, il Nuovo Bauhaus Europeo, e il piano di adattamento climatico.

I sei vicepresidenti esecutivi, oltre a Raffaele Fitto, sono Teresa Ribera (Spagna), Stephane Sejourné (Francia), Kaja Kallas (Estonia), Henna Verkunnen (Finlandia), Roxana Minzatu (Romania). Ursula von der Leyen ha delineato il nuovo collegio dei commissari con una struttura più snella e più interattiva e interconnessa, incentrata sui principi fondamentali di prosperità, sicurezza e democrazia.

Nello specifico, le deleghe dei nuovi commissari europei designati, che dovranno passare al vaglio del Parlamento europeo, sono le seguenti:

  • Affari interni e migrazione: Magnus Brunner (Austria)
  • Agricoltura e cibo: Christophe Hansen (Lussemburgo)
  • Allargamento: Marta Kos (Slovenia)
  • Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza: Kaja Kallas (Estonia)
  • Ambiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva: Jessika Roswall (Svezia)
  • Bilancio, anti-frode, pubbliche amministrazioni: Piotr Serafin (Polonia)
  • Clima, crescita pulita e obiettivi net-zero: Wopke Hoekstra (Paesi Bassi)
  • Coesione e riforme: Raffaele Fitto (Italia)
  • Commercio e sicurezza economica, relazioni interistituzionali e trasparenza: Maroš Šefcovic (Slovacchia)
  • Democrazia, giustizia e stato di diritto: Michael McGrath (Irlanda)
  • Difesa e spazio: Andrius Kubilius (Lituania)
  • Economia e alla semplificazione: Valdis Dombrovskis (Lettonia)
  • Equità intergenerazionale, gioventù, cultura e sport: Glenn Micallef (Malta)
  • Energia e alloggi: Dan Jørgensen (Danimarca)
  • Mediterraneo: Dubravka Šuica (Croazia)
  • Partenariati internazionali: Jozef Síkela (Repubblica Ceca)
  • Persone, competenze e preparazione: Roxana Minzatu (Romania)
  • Pesca e oceani: Costas Kadis (Cipro)
  • Preparazione, gestione delle crisi, uguaglianza: Hadja Lahbib (Belgio)
  • Prosperità e strategia industriale: Stéphane Séjourné (Francia)
  • Salute e benessere animale: Oliver Varhelyi (Ungheria)
  • Servizi finanziari: Maria Luís Albuquerque (Portogallo)
  • Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia: Henna Virkkunen (Finlandia)
  • Start-up, ricerca e innovazione: Ekaterina Zaharieva (Bulgaria)
  • Transizione pulita, giusta e competitiva: Teresa Ribera Rodríguez (Spagna)
  • Trasporti sostenibili e turismo: Apostolos Tzitzikostas (Grecia)

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