Commercio Mondiale: secondo mandato per Okonjo-Iweala?

Ngozi Okonjo-Iweala, economista nigeriana, nel 2021 è stata la prima donna africana ad essere nominata direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il suo mandato scade nel 2025, ma potrebbe ricandidarsi per un secondo quadriennio. Ha buone possibilità di farcela e qualche ostacolo da superare.
Ngozi Okonjo Iweala, foto di World Trade Organization, CC BY-SA 2.0, Wikimedia commons

La direttrice generale dell’Omc (Organizzazione mondiale del commercio), la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala, si candida per un secondo mandato. Lunedì 23 settembre ha annunciato la sua disponibilità a presentarsi per altri quattro anni dopo la scadenza dell’attuale incarico, il 31 agosto 2025. La sua decisione è stata comunicata ufficialmente al presidente del Consiglio generale dell’Omc, l’ambasciatore norvegese Petter Olberg. L’ex ministra nigeriana delle Finanze ha tempo fino alla fine di novembre prossimo per proporre all’assemblea dei Paesi membri la sua candidatura. Beneficia già del sostegno dei paesi africani, che sperano di mantenerla alla guida dell’Organizzazione.

Per assicurarsi il secondo mandato, lOkonjo-Iweala deve tenere conto soprattutto delle elezioni di novembre degli Stati Uniti. Nel 2020, infatti, l’allora presidente Usa Donald Trump aveva bloccato la sua nomina alla direzione dell’Omc, nonostante l’ampio consenso dei Paesi membri. L’economista 70enne aveva potuto finalmente accedere all’incarico ottenuto grazie al sostegno di Joe Biden, dopo il suo insediamento alla Casa Bianca all’inizio del 2021.

Prima delle elezioni americane del 4 novembre prossimo, la direttrice generale dell’Omc dovrà ottenere il sostegno alla sua candidatura dei 166 paesi membri dell’Organizzazione. Sebbene nessun altro candidato si sia finora fatto avanti, permane una grande incertezza: una nuova vittoria di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe bloccare di nuovo la sua nomina.

Ngozi Okonjo-Iweala è la settima direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc). La nigeriana è molto apprezzata dalla diplomazia internazionale, per le sue capacità, il suo impegno e per i suoi numerosi contatti ad altissimo livello. È entrata in carica il 1° marzo 2021, diventando la prima donna e la prima africana a ricoprire questa carica. Era succeduta al brasiliano Roberto Azevedo, che si era dimesso un anno prima della fine del suo mandato per motivi familiari.

Okonjo-Iweala aveva trovato un’Organizzazione quasi paralizzata e non più in grado di compiere la sua missione. Negli ultimi quattro anni ha cercato di infondere nuovo dinamismo, in particolare ponendo l’Omc al centro delle discussioni sulla distribuzione dei vaccini durante la pandemia di Covid-19. È anche riuscita a portare a termine negoziati durati più di vent’anni sulla messa al bando di alcune forme di sussidi alla pesca, ed è ampiamente favorevole a che i paesi membri concludano accordi di gruppo se non riescono a raggiungere un consenso più ampio.

Anche se il suo attuale mandato a capo dell’Omc terminerà alla fine di agosto 2025, il processo di nomina inizierà nove mesi prima della scadenza. Come per tutte le decisioni dell’Omc, i direttori generali sono scelti per consenso da tutti i membri dell’Organizzazione.

In questi giorni, al centro dei confronti c’è la riforma dell’Organizzazione. L’attenzione è rivolta alle economie emergenti. Quelle più avanzate dovrebbero assumersi maggiori obblighi derivanti dagli accordi? E occorre affrontare il tema del sistema di risoluzione delle controversie, dato che la nomina dei giudici dell’organo di appello è stata bloccata da diversi anni dagli Stati Uniti e non è ancora stato rimesso in funzione. L’obiettivo è raggiungere questa decisione già quest’anno, in modo che l’Omc possa avviare con più calma i preparativi per il suo prossimo grande incontro ministeriale, nel 2026, in Camerun.

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