Come star bene in gravidanza

Cosa fare e cosa non fare per garantire al bambino uno sviluppo sano? I consigli pratici di Gino Soldera, psicologo psicoterapeuta, fondatore e presidente dell’ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale), autore del libro Mamme e papà, l’attesa di un bambino (Città Nuova, 2014).
Mamme e papà

Durante la gravidanza è importante ridurre le situazioni a rischio e accrescere lo stato di benessere della famiglia, in particolare della madre, per offrire al piccolo tutte le opportunità necessarie per formarsi e crescere sano e competente.

Nella pratica, questo si traduce in una corretta alimentazione, nell’evitare alcolici, fumo, sostanze eccitanti, droghe e farmaci. È poi importante stare lontano dagli ambienti inquinati e insalubri, evitare le letture o le musiche disturbanti, oltre ovviamente alle immagini violente e deprimenti che spesso si vedono nei film.

Bisogna cercare di rallentare i ritmi frenetici a cui siamo ormai abituati, ridurre al minimo competizioni, conflitti, frequentazioni e compagnie depressive, discorsi tristi. Sul piano della salute psichica è poi indispensabile non soffermarsi su possibili sensi di colpa, preoccupazioni e paure immotivate che possono emergere nella realtà quotidiana. Va ricordato, come afferma il medico chirurgo e celebre ostetrico Michel Odent (2004), che il primo periodo di vita è fondamentale per la prevenzione delle malattie e per la promozione della salute nell’essere umano.

Nei casi di forte disagio è importante che chi sta intorno alla mamma (familiari, amici e conoscenti) crei una sorta di pronto soccorso emotivo attraverso un sostegno a vari livelli, per far sì che la mamma, in questo particolare momento, non si senta sola o abbandonata. Successivamente vanno poste le premesse per realizzare un intervento più strutturato e duraturo, volto a risolvere le cause del problema.

In ogni caso, qui di seguito trovi alcuni suggerimenti per vivere serenamente la gravidanza insieme al tuo piccolo.

Entra in contatto con gli elementi della natura.

È stato dimostrato che, in linea generale (e quindi non solo in gravidanza) il contatto con gli elementi della natura influenza positivamente la salute, previene la malattia e aiuta la guarigione. I fiori, le piante e gli animali sono infatti fonte di positività e serenità, in grado di attivare quei meccanismi biochimici di benessere capaci di ridurre o abolire lo stress negativo.

Dedica spazio a te stessa, alla vita di coppia e al bambino dentro di te.

Lo stare insieme dei genitori con il figlio accresce l’unione tra madre e padre, favorisce l’intimità della coppia e contemporaneamente permette di entrare in relazione e di occuparsi del figlio, rafforzando con lui quel legame che comincia dal concepimento.

La ricerca ha messo in evidenza come la semplice consapevolezza dell’esistenza del feto accresce la nostra disponibilità alla relazione e all’attaccamento verso i figli. Per questo, come vedremo in seguito, è importante coinvolgere da subito il papà nell’esperienza della gravidanza: egli così può facilmente organizzare il suo ruolo e contribuire alla crescita della famiglia.

Va ricordato che l’amore della coppia alimenta il sistema madre-figlio e favorisce la crescita e lo sviluppo del bambino.

Comunica con tuo marito/il tuo compagno e con il tuo bambino.

È importante che entrambi i genitori prendano del tempo per stare insieme, in compagnia del figlio, e per comunicare con lui anche attraverso un semplice dialogo interiore da cuore a cuore, per manifestare a lui la propria presenza e disponibilità.

Inoltre, le esperienze di comunicazione prenatale psicofonica e psicotattile maturate da parte dei genitori hanno messo in evidenza la loro sensibilità a percepire precocemente i movimenti del figlio, a entrare in contatto e comunicare con lui attraverso il suono, la parola e il tatto. Questo dà la possibilità, come vedremo, di cominciare a giocare utilizzando esercizi come quello del calcetto, le coccole o il massaggio in gravidanza, creando una costante interazione con lui. Tutto questo comporta significativi vantaggi per lo sviluppo della personalità del piccolo, che non si sente solo o abbandonato, ma accolto e amato fin dall’inizio.

Partecipa ad attività artistiche e creative. Abbi cura della dimensione interiore.

Dare forma alle nostre emozioni con la creatività ci consente di aprirci, di scoprire le nostre qualità più nascoste; inoltre permette al bambino di partecipare all’interessante vissuto della mamma (e di entrambi i genitori).

Queste esperienze possono far diventare la gestazione un’occasione per migliorare la qualità della nostra vita, per riprendere attività abbandonate, sperimentarci e cogliere la bellezza della musica, dell’arte, della letteratura, della danza…, del dialogo profondo con noi stessi, tra noi e il padre/la madre di nostro figlio.

Molti studi hanno segnalato l’importanza di cantare o ascoltare musica in gravidanza, a partire dall’esperienza della «maternità cantata» portata avanti in Francia fin dagli anni Ottanta da Marie Louise Aucher e successivamente in Italia da Elisa Benassi. Da quanto rilevato, i piccoli sembrano preferire brani caratterizzati da una certa prevedibilità della melodia e in cui prevalgono i toni gravi su quelli acuti.

Anche suoni elementari come il rullo del tamburo possono essere ben accetti, perché richiamano il ritmo del cuore materno che costituisce la trama di fondo su cui si intesse lo sviluppo del sistema nervoso.

Alterna momenti di attività e di distensione.

Lavorare troppo senza rispettare il proprio bisogno di riposo può favorire il parto prematuro. Il moto aiuta a prevenire la stitichezza, a migliorare la respirazione, la circolazione del sangue, l’elasticità della pelle e il tono muscolare (tutto ciò facilita la gravidanza e il parto). La ginnastica, lo yoga e il training autogeno favoriscono lo sviluppo della sensibilità del corpo, che sarà in grado di reagire positivamente durante il parto.

Rilassati.

Il rilassamento permette di ridurre gli ormoni dello stress, e di entrare più facilmente in contatto con la propria interiorità e con la realtà del figlio. Una mamma rilassata accoglie il suo bambino in un utero morbido ed elastico e si pensa che questo influenzi positivamente la crescita fisica e affettiva del piccolo.

Gli esercizi di respirazione sono un buon modo per rilassarsi, soprattutto se eseguiti in un ambiente non inquinato. Il rilassamento facilita il recupero della pienezza psicobiologica dei sensi, delle emozioni, dei pensieri e della creatività. Aiuta a ridurre la tensione muscolare, i disturbi neurovegetativi, neuropsicologici, psichici e di disadattamento. Ma il rilassamento è importante anche nei rapporti familiari: vediamo a che cosa contribuisce.

– Nel sistema madre-padre:

– dona tranquillità, sicurezza, fiducia, capacità di adattamento;

– migliora la relazione;

– favorisce la concentrazione e la memoria;

– migliora la velocità dei riflessi e la sincronizzazione dei lobi destro e sinistro.

– Nel sistema madre-bambino:

– riduce il cortisolo e aumenta le endorfine;

– migliora la comunicazione e il legame affettivo.

– Nel bambino:

– favorisce lo sviluppo del sistema nervoso, sensoriale e motorio

– migliora la capacità percettiva

– incentiva la relazione;

– favorisce l’apprendimento, la memoria, la capacità espressiva;

– promuove il benessere e il senso di integrità personale.

Sperimenta l’acqua.

L’acquaticità qui è intesa come esperienza fatta in acqua durante la gravidanza, senza finalità ginniche. Se vissuta come occasione per entrare in un contatto profondo con questo elemento primordiale, permette ai genitori di regredire e di allentare le barriere che li separano dal bambino. Tutto ciò è molto importante, perché favorisce il contatto interiore tra genitori e figlio, oltre che la comprensione reciproca.

Gino Soldera, Mamme e papà, l’attesa di un bambino (Città Nuova, 2014)

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