Come attendere il nuovo papa

Nell'ottobre del 1958, appena dopo la morte di Pio XII la fondatrice dei Focolari scrisse per la nostra rivista un breve articolo per suggerire ai lettori come accogliere il nuovo pontefice pur tra le mille congetture dei giornali e i desiderata dell'opinione pubblica. «Lo Spirito Santo ha già scelto»
Colonnato di piazza S.Pietro

«Nella Chiesa si attende il nuovo papa. In un primo tempo ci sembrava che fosse troppo affrettato il passaggio da un papa all'altro. Affrettato s'intende per chi ha amato quello scomparso. Il nostro cuore avrebbe voluto aver tempo per piangerlo, per ricordarlo, per esaltarlo, per dir a tutti quelli che non lo conobbero: è un santo!


Ma la Chiesa cammina nel tempo e la nave ha bisogno del suo nocchiero. E forse questa è la prima grazia che ci ha fatto Pio XII, il papa di Maria: ci ha disposti l'anima, la mente, il cuore ad attendere il novello Vicario di Cristo che reggerà la Chiesa. I giornali fanno mille congetture, ma lo Spirito Santo ha già scelto.


Noi vogliamo scegliere con Lui e vedere ed amare già da ora, in colui che sarà, il Pietro della Chiesa di oggi. Sarà colto? Conoscerà le lingue? Sarà italiano? Sarà straniero? Sarà all'altezza di colui che lo precedette?


Non sappiamo e non ci interessa: egli sarà papa. E questo ci basta per saper come fare, cosa pensare. Dio ce lo dà per disegni del Cielo che noi non conosciamo. E forse sarà il papa di quella Primavera, preannunziata più volte da Pio XII, che ha da venire, che attendiamo, che Maria farà fiorire nella Chiesa del suo Figlio, in perpetuo cammino».

Chiara Lubich







 

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