Colpo di sole e ipertermia anche per gli animali
Qualche giorno fa arriva nel nostro ambulatorio a un’ora della giornata molto calda, un siberian husky, un cane dal pelo molto folto, non abituato ai climi temperati e che in questo periodo soffre tanto il caldo.
Colpisce subito il respiro frequente e in affanno spinto, una salivazione molto abbondante e lo stato abbattuto dell’animale. Tirandolo per farlo procedere in sala, sulle scale del nostro ambulatorio, il cane cade a terra privo di forze. Il proprietario ci dice che ha mangiato della plastica. Ripercorrendo quanto il cane ha fatto nelle ultime ore, scopriamo che ha camminato tanto. Misuriamo la temperatura e la troviamo altissima: oltre i 40 gradi.
Al di là di quanto di indigesto l’animale avesse mangiato, Danko arriva nel nostro ambulatorio in una condizione conosciuta come colpo di calore o colpo di sole.
Nel primo caso l’animale è stato, anche involontariamente, esposto a temperature e umidità elevate che, associate alla scarsa ventilazione degli ambienti e alla scarsa capacità degli animali di termoregolare e cioè di scambiare calore con l’esterno, portano a una condizione di ipertermia e cioè di rialzo termico notevole (anche 41-42°C in breve tempo), che se non diagnosticata può anche risultare fatale per il nostro beniamino.
Il colpo di sole, invece, si verifica quando l’animale è esposto per tempi prolungati all’azione diretta del sole ed è impossibilitato a spostarsi.
In entrambi i casi i cani cercano di raffreddarsi con l’unica possibilità che hanno: far passare velocemente e frequentemente la colonna d’aria inspirata sulle superfici umide del cavo orale in modo da scambiare il calore interno con l’aria esterna. È questo il motivo per cui d’estate vediamo i nostri animali con la bocca aperta, la lingua penzoloni e il respiro molto frequente.
Ricapitolando, quindi, i sintomi per riconoscere uno dei due stati descritti sono:
respirazione frequente (si dice “a mantice”) e a bocca spalancata con lingua ben evidente, mucose rosso carico, temperatura alta, cedimenti sugli arti posteriori, abbattimento fino a perdita di coscienza e morte.
Cosa fare se troviamo il nostro cane in queste condizioni?
- Mettersi immediatamente in contatto col proprio veterinario o la struttura più vicina,
- Se ciò non fosse possibile, spostare il cane in zona fresca e ventilata e gradualmente bagnare l’intero corpo dell’animale con acqua fresca, ma non gelata.
- Non costringere l’animale a bere.
- Se il nostro amico peloso si riprende, portarlo comunque a visita per un controllo medico.
Quali dunque le raccomandazioni per questo periodo dell’anno ancora una volta particolarmente caldo?
- Evitare le passeggiate nelle ore più calde della giornata.
- Assicurarsi che l’animale abbia la possibilità di trovare tra gli spazi a lui consentiti alcuni freschi, all’ombra e ben ventilati, attenzione soprattutto agli animali tenuti alla catena.
- Non lasciare gli animali chiusi in macchina con o senza finestrini aperti.
- Lasciare sempre a disposizione abbondante acqua fresca.
- Somministrare pasti piccoli e più frequenti nella giornata, riservando il pasto principale di sera, o comunque nelle ore più fresche della giornata.
- Attenzione agli animali cardiopatici o con problemi respiratori, ai cuccioli e agli anziani, alle razze con il muso schiacciato e agli animali obesi.
Tutte le attenzioni sopra descritte valgono anche per i pesci, per gli animali custoditi nei terrari, per gli uccelli e gli altri animali da gabbia (conigli, criceti, cavie ecc.).
A cura della dott.ssa Letizia D'Avino, Centro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli.