Colori del mistero
A Padova la risposta italiana al Simbolismo.
La mostra dedicata al Simbolismo in Italia mette in luce le diverse inflessioni proposte dai nostri pittori in merito alla tecnica del divisionismo e alla scelta di rappresentare temi dalla portata universale attraverso le azioni, i simboli e i paesaggi che più ci appartengono. «Un paesaggio è uno stato dell’anima».
Le parole del poeta e critico Henry-Frédéric Amiel esprimono la novità del Simbolismo ma, in questa straordinaria stagione artistica, tutto può diventare un paesaggio dell’anima: il corpo umano, una processione, brani di natura, scene di vita feriale, figure storiche o allegoriche. Le cose e gli eventi non vengono descritti ma evocati. Gli appassionati interpreti del Simbolismo italiano guardano al mondo, ma per leggervi sempre l’uomo nelle sue aspirazioni, gli aneliti, i turbamenti, le gioie, il dolore e l’amore.
È così che la maternità dipinta da Segantini (nella foto) può conversare con quella di Previati, una ambientata nell’intimità di un’umile stalla, l’altra fra la gloria degli angeli adoranti; entrambe sono testimoni della meraviglia e del mistero che abita l’uomo.
Il Simbolismo in Italia, Padova, Palazzo Zabarella. Fino al 12-2-2012. Catalogo Marsilio.