Cofoundry, il coworking in location storiche

Dalla Fonderia Napoleonica a Milano, alle splendide sale di Palazzo Lauro a Genova, il coworking si sposta all’interno di location storiche e il lavoro diventa un momento di condivisione grazie al progetto Cofoundry

Un’idea nata a settembre 2017, quando Erica Turchetti ha pensato di portare il mondo del lavoro all’interno di meravigliose location storiche. Il primo colpo di fulmine è stato con la Fonderia Napoleonica a Milano, fondata nel 1806 nel cuore del quartiere Isola, per oltre un secolo all’interno dei suoi spazi sono state prodotte campane e monumenti in bronzo. Ancora oggi la fonderia mantiene il fascino dell’antica tradizione, da qui l’idea: perché non portare il lavoro all’interno di spazi storici e pieni di tradizione? Nasce così Cofoundry, la cui filosofia è quella di collocare il concetto di coworking nella storia. Un’opportunità di scambio e di incontro di idee tra freelance, start-up, PMI e grandi aziende, che hanno la possibilità di condividere l’ambiente di lavoro mantenendo un’attività indipendente ma con l’opportunità di scambiarsi idee professionali, creare gruppo e fare networking tra imprese e crescere. I locali presi in gestione sono stati ristrutturati ed è disponibile anche un’area esterna ricca di piante per stimolare la creatività.

Palazzo Lauro, Genova

Sempre a Milano, nel quartiere innovativo-industriale di Precotto, si trova una seconda sede presso lo stabile “Fondazione Franco Lab 1927”. Si tratta di un’importante realtà storica di Via Rucellai in cui le affrancatrici si occupavano della gestione della corrispondenza. Il progetto ha raccolto un grande successo tra gli imprenditori, tanto da permettere l’apertura di un terzo polo a Genova. I locali sono quelli di Palazzo Lauro, un palazzo storico dell’armatore Achille Lauro, prestigiosa sede della sua flotta di navi da crociera e mercantili alla fine del XVI secolo. Qui, oltre agli spazi interni è possibile lavorare su una terrazza che affaccia direttamente sul porto. L’utilizzo di sedi storiche ha attirato l’attenzione di molti lavoratori tanto che ad oggi il progetto ospita 40 aziende.

All’interno delle sedi ognuno ha un suo spazio privato, c’è chi fa storytelling e chi gestisce un catering, chi si occupa di cyber sicurity e chi di marketing e comunicazione, le imprese coinvolte sono differenti e questo permette la creazione di momenti di condivisione ma anche di mantenere la propria identità e il proprio marchio.

Con l’arrivo del coronavirus è partito un processo di riorganizzazione dei locali in modo da rispettare i parametri di sicurezza. Un’opportunità anche per i dipendenti in smartworking, obbligati a causa del periodo a rimanere in casa e in solitudine. In questo modo si cerca di ricreare un rapporto umano e di socializzazione, anche solo grazie ad una pausa caffè condivisa con chi vive la stessa situazione, respirando storia e tradizione.

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