Città Nuova riparte

Ricomincia l'aggiornamento quotidiano della nostra testata, con l'occhio puntato agli eventi, alle storie, alle testimonianze che stanno segnando questi ultimi giorni d'estate.

Carissimi lettori,

la nostra redazione riapre i battenti ed anche il sito, che, come gli altri anni, non abbiamo aggiornato durante la settimana di Ferragosto, riparte. A questo proposito vorrei condividere con voi una riflessione. Ho ricevuto vari messaggi che sottolineavano un certo dispiacere per il fermo di questa settimana, che, come ho potuto spiegare personalmente, anch’io, anche noi, avremmo evitato se avessimo avuto forze sufficienti per farlo.

Qualcuno mi ha scritto la scorsa settimana: «Un giorno ce la faremo a garantire la nostra voce sempre». Mi ha toccato quest’affermazione, formulata tra l’altro da una persona molto preparata professionalmente e non solo. Vi ho intravisto quello che in termini sportivi si direbbe l’attaccamento alla maglia, la fiducia nella forza del messaggio, il desiderio di non venir meno al nostro impegno di essere presenti nel panorama informativo.

Direi di più: vi ho scorto anche una sorta di “fede” nel futuro di Città Nuova, nella sua capacità di crescere e svilupparsi, la sottolineatura del “dovere” di andare avanti.

Non siamo comunque rimasti indifferenti agli attacchi terroristici che ancora una volta hanno seminato morte in Europa, a Barcellona come a Turku, abbiamo seguito con grande coinvolgimento gli sviluppi della situazione in Venezuela, in Libia, in Kenya, in Burkina Faso, le dimostrazioni di forza (finora verbali, grazie a Dio) fra Corea del Nord e Usa, le violenze “gratuite” ed efferate costate la vita a giovani e donne di casa nostra, i casi di discriminazione razziale registrati in più d’una città italiana. Su tanti di questi fatti, ancora di stringente attualità, continueremo a riflettere.

Grazie quindi e buona ripartenza!

 

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