Città intelligenti che guardano all’uomo
Da quasi un decennio un’attività in spin-off dell’Università della Calabria è impegnata ad andare oltre la normale agenda tecnologica poiché guarda all’uomo nella sua integrità tenendo in conto che la tecnologia deve essere a servizio della persona.
Il progetto innovativo Smart City Instruments è nato come risultato di una ricerca scientifica e di sviluppo industriale e prevedeva lo studio e la sperimentazione di un nuovo sistema di gestione dei flussi energetici.
Recentemente, la società ha costituito un Centro Studi che ha l’obiettivo di collaborare alla realizzazione in America Latina delle smart city (città intelligenti). Dall’inizio lo scopo era quello di fornire un’idea di città intelligente, non solo per le soluzioni tecnologiche ed ingegneristiche di gestione, ma anche per creare opportunità in grado di dare vita a nuove realtà sociali.
«Si tratta di produrre un nuovo paradigma della smart city e condividere nuovi valori etici, non solo economici, per utilizzare le innovazioni tecnologiche offerte dalle scienze e dall’ingegneria», racconta il Ceo Alfredo Sguglio.
Per guidare la complessa transizione tecnologica delle aziende e delle pubbliche amministrazione, oltre all’attenta analisi sulla situazione e sul contesto in cui si deve operare, è fondamentale «ascoltare la popolazione, i diversi gruppi d’interesse e i giovani, per capire come vivono in quel territorio, qual è la loro idea di futuro e l’eventuale soluzione da proporre», precisa Sguglio, che insieme a una squadra di professionisti s’ispira all’ideale dell’unità: «questo significa dare attenzione al percorso che conduce ad un obiettivo basato sulla solidarietà, la fiducia e supporto reciproco».
In questi anni di attività, attraverso diversi incontri, momenti di formazione e accordi di collaborazione nell’ambito alleanze nazionali e internazionali, hanno realizzato progetti che promuovono il bene comune, il rispetto per la diversità, il riscatto dalla povertà e la tutela dell’ambiente.
La Smart City Instruments calabrese è stata tra le prime a realizzare un progetto di ricerca in Repubblica Dominicana sul riutilizzo dei sargassi (macroalghe) come biocarburante di alta qualità per ridurre il danno ambientale e di conseguenza alle attività che permettono la sopravvivenza delle popolazioni. Nell’ultimo semestre, insieme al Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Unical è stato firmato un accordo con la città di Santo Domingo per portare avanti progetti di innovazione tecnologica e sociale che miglioreranno la qualità di vita dei cittadini della capitale dell’isola, coinvolgendo soprattutto i più giovani.
Durante la firma, a ricordo del solenne momento è stato consegnato un “oggetto curioso” creato da Luana Galluccio: il riciclino “Luigi”, un robot fatto completamente da materiale riutilizzabile, dotato di sensori di movimento, che parla in spagnolo e misura la temperatura corporea.
Diversi sono i progetti in corso a livello nazionale e da queste sue esperienze, Alfredo Sguglio afferma che in Calabria è maturata la consapevolezza ed il desiderio di cambiamento tra cittadini e le amministrazioni locali: «I cittadini partecipano più attivamente alla vita pubblica, denunciando inefficienze che creano loro un danno o provocano ingiustizie sociali; la Calabria avrà nei prossimi mesi una grande opportunità con ingenti finanziamenti grazie al Recovery Fund e alla nuova Programmazione Europea. I cittadini saranno sicuramente attenti a che le amministrazioni locali non sprechino queste opportunità per risolvere le importanti problematiche del territorio».