Circus Roncalli: ologrammi invece di animali
Mantenere l’immagine del circo tradizionale, dove animali e persone si esibiscono insieme, tenendo con il fiato sospeso il pubblico sugli spalti, ma con una variante importante: quelli che vediamo inginocchiarsi o saltare nei cerchi infuocati non sono animali in carne ed ossa ma ologrammi realizzati da proiettori potentissimi che all’interno del tradizionale capannone circense creano uno spettacolo in 3D. È la nuova frontiera del circo che si oppone al maltrattamento degli animali utilizzati come fenomeni da baraccone e che attira il pubblico grazie a un intrattenimento emozionante ma rispettoso della vita.
Nato nel 1976 in Germania, il Circus Roncalli, è il primo ad esibirsi nella Germania dell’Est durante il controllo sovietico. Sempre al passo con i tempi, attento alle richieste del pubblico e al divertimento ma soprattutto alla salvaguardia degli animali selvatici, fu uno dei primi negli anni ’90a rinunciare alle bestie feroci all’interno del tendone, specializzandosi in un intrattenimento basato su acrobazie e giocolerie ed oggi è il primo al mondo a sostituire gli animali con ologrammi. È un omaggio al circo tradizionale che incontra la tecnologia: acrobati, clown, giocolieri si alternano sul palco, è sulla loro arte e maestria che si è sempre basato il circo, gli ologrammi a forma di animale creano invece un’esperienza interattiva che coinvolge i più piccoli e lancia un messaggio agli adulti.
Una notizia che arriva dopo anni di accuse ai maltrattamenti subiti da molti animali che vengono sottratti ai loro habitat naturali, subendo violenze fisiche e psicologiche, rinchiusi in gabbie e legati con catene, obbligati a svolgere performance solo per il divertimento del pubblico, ma sempre attenti al bastone del padrone. Animali che devono subire lunghi viaggi, abituati a determinate condizioni climatiche e improvvisamente catapultati in luoghi o troppo caldi o troppo freddi. Già nel 2017 la Camera aveva approvato la legge delega di “Riordino del settore dello Spettacolo”, con nuove norme che prevedono il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi.
Grazie a questo nuovo modo di concepire il circo è possibile mantenere in vita un genere di spettacolo antico, che raccoglie all’interno tutte le arti: dal teatro, alla musica, la danza e l’acrobatica, rispettando l’animale e continuando ad emozionare il pubblico.