Ciao Luca De Filippo, grazie

Scompare l'erede di una famiglia che ha fatto la storia del teatro italiano. Figlio del grande Eduardo e suo degno erede, è stato attore, capocomico, regista e produttore. Sessant'anni di teatro con assoluta serietà, ma anche con intelligente leggerezza e ironia
Luca De Filippo
Colpito improvvisamente da un grave male, proprio mentre si avviava a compiere con la sua Compagnia, fondata agli inizi degli anni Ottanta, una lunga tournée nelle maggiori città  italiane, Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, e suo degno erede,  è venuto a mancare stasera a Roma, all’età di 67 anni. Lo assistevano la moglie, Carolina Rosi, i figli Matteo,Tommaso e Luisa.

 

 

Questa inattesa scomparsa getta tutti nello sgomento e  priva il teatro italiano di uno dei suoi più sensibili interpreti e di un custode appassionato e creativo di quella tradizione drammaturgica e attoriale che da Napoli ha saputo conquistare i più vasti successi in Italia e nel mondo.

 

 

Uomo di teatro a tutto campo – attore, capocomico, regista, produttore – Luca De Filippo ha vissuto i suoi sessant'anni di teatro con assoluta serietà, ma anche con intelligente leggerezza e ironia, coniugando la grande tradizione del teatro napoletano con felici incursioni tra le opere dei maggiori rappresentanti del "nuovo teatro" , da Samuel Beckett a Harold Pinter.

 

 

Uomo schivo, eloquio pacato, ma carattere schietto e forte animato da grandi passioni, prima fra tutte quella per il teatro, Luca era consapevole e fiero di essere l'erede di terza generazione di una famiglia che ha fatto la storia del teatro italiano e, nella figura di Eduardo, del teatro mondiale.

 

 

Convinto del valore sociale del teatro, uomo generoso, Luca è stato sopratutto attento agli aspetti umani, nel lavoro con la sua compagnia, creando intorno a sè una comunione di intenti artistici speciali ed importanti.

 

 

Lunedì l'ultimo saluto al Teatro Argentina.

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