Chiara Luce è…
"In viaggio con i Badano", nuovo libro di Franz Coriasco per Città Nuova, è un'intervista ai genitori della beata. Un brano tratto dal libro ci raccontano qulacosa in più di lei e della sua vita per il primo appuntamento delle rubrica
Sono stati in giro per l’Italia e l’Europa per lei: Chiara Luce Badano beatificata il 25 settembre scorso al Divino Amore. Sono i genitori Ruggero e Maria Teresa e il fratello della sua migliore amica Franz Coriasco. E dalle conversazioni intrattenute durante questi spostamenti che nasce il libro del mese In viaggio con i Badano. Chiara Luce e la sua famiglia: i segreti di un segreto, Città Nuova 2011.Sogni e gusti di una ragazza normale che ha vissuto per Dio.
Franz Coriasco. Insistete sempre sulla normalita di Chiara. Ed effettivamente era una delle sue caratteristiche piu affascinanti. E
allora, su! Aiutatemi a scoprire i gusti di Chiaretta: colore preferito, cibo, la notte o il giorno, la stagione, un libro, un film,
una canzone…
Maria Teresa. Il rosa le piaceva molto. Come cibo direi i gelati. Credo preferisse il giorno, anche se adorava guardare i cieli stellati; e come stagione certamente l’autunno: adorava le gradazioni di colore dei panorami di Sassello in quella stagione. Ma anche la primavera, soprattutto perché arrivavano le
farfalle: ah, quanto le piacevano le farfalle! A ripensarci oggi mi viene da pensare che fossero quasi un simbolo per lei: di leggerezza, ma anche di vita breve ma intensa. Quanto ai libri direi senz’altro Il piccolo principe, e poi i gialli, soprattutto quelli di Agatha Christie. Come canzone ricordo Almeno tu nell’universo di Mia Martini, ma anche quelle di Springsteen e degli U2. Mentre un film che ricordo le piacque moltissimo, era già molto malata, fu Il gabbiano Jonathan Livingstone. E
poi un film di Benigni, mi pare fosse Johnny Stecchino: glielo portò suo cugino Alberto: quanto rise quella sera!
FC. Chiara e la tecnologia. Amava i computer?
E piu in generale, lei cosi amante della natura, come si rapportava
con la rivoluzione tecnologica in atto in quegli anni?
Le piaceva o no?
Ruggero. Ai suoi tempi i computer erano ancora rari, lei non ne ha mai avuto uno. Ma in generale non mi è mai parsa troppo interessata: preferiva di gran lunga la natura. Aveva un’attenzione ai particolari veramente straordinaria e li faceva scoprire anche a noi: lo spuntare di un fiore, la crescita degli
alberi, l’alternanza delle stagioni.
MT. Per esempio ogni anno aspettava con ansia l’arrivo delle rondini, e alla fine dell’estate ne seguiva con tristezza la ripartenza… Una volta vedendo lo stormo ripartire per il Sud le dissi di non essere triste, perché a primavera sarebbero ritornate. «Sì, ma non tutte – mi rispose – perché qualcuna
non ce la farà a tornare qui».
RU. Tutto l’affascinava della natura. Anche i misteri.
MT. Per gli animali poi aveva una vera e propria passione. In casa abbiamo quasi sempre avuto un canarino. Uno in particolare, che lei chiamava Bustichino: le si era così affezionato che, appena sentiva arrivare il pulmino della scuola, cominciava a cantare per lei, prima ancora che entrasse in casa: così capivo che era ora di buttare la pasta…»