Chiara Luce Badano: una storia che continua
È appena uscito un nuovo libro sulla giovane beata sassellese Chiara “Luce” Badano. Si intitola Nel mio stare, il vostro andare, ma non è l’ennesima agiografia, non foss’altro perché a parlare è soprattutto lei, questa ragazzina stroncata nel fiore degli anni da uno dei tumori più implacabili e dolorosi; a cominciare dal titolo: una frasetta che pronunciò come incoraggiamento ai suoi amici gen (giovani del Movimento dei Focolari), invitandoli ad andare avanti insieme, abbracciando ciascuno la propria “volontà di Dio”, ognuno al proprio posto, con le proprie strettoie, le proprie sfide, le proprie oscurità.
Una storia di santità “minimalista” e che trascende il personale per entrare nella relazionalità, dove la straordinarietà e l’eroismo con cui Chiara ha affrontato le ultime tappe della sua esistenza, non hanno segnato una choccante inversione di rotta esistenziale, ma piuttosto un’opportunità per perfezionarne e accelerarne il passo. Così era stato per lei fin da ragazzina, quando aveva scoperto la spiritualità di Chiara Lubich e dei Focolari, e con essa i pilastri del suo carisma che rappresentarono, prima e durante la malattia, le vere bussole di ogni sua scelta. «Per lei – ricorda spesso mamma Maria Teresa – c’era solo da fare la Volontà di Dio, che significava, come le aveva insegnato Chiara, accogliere ogni avvenimento della vita come un dono pensato o permesso dal Suo amore per ciascuno; così anche per lei non c’era differenza fra il rifarsi il letto al mattino o andare a messa, fra lo studio e i momenti di relax e divertimento”.
Anche questo traspare da questo piccolo libro, trapuntato di sue frasi e pensieri, riportati con fedeltà assoluta alla verità storica: non tantissimi in verità, perché Chiara era una che alle chiacchiere preferiva la concretezza del fare; ma in tutti, è impossibile non coglierne la determinazione e la gioia di vivere, l’umiltà, la continua attenzione agli altri, soprattutto il desiderio di vivere con perfezione e in donazione la propria vita: virtù tanto più rare per una figlia unica quale era.
Nel mio stare, il vostro andare – voluto e firmato dalla Fondazione che porta il suo nome e che ha il compito di tutelarne e diffonderne la figura – è un libro stringato ed economico (per renderlo accessibile a tutti, soprattutto ai giovani), e pubblicato in co-edizione dalle Edizioni San Paolo e da Città Nuova: una scelta nel segno dello “stile” di Chiara, sempre proteso al dialogo e all’incontro fraterno tra realtà diverse. Un libro che per la prima volta raccoglie anche le voci di tanti testimoni diretti della vicenda di Chiara Badano: «Anche quella del suo papà Ruggero – aggiunge Maria Teresa che della Fondazione è presidente – che ci ha lasciato poco più di un anno fa: anche lui ci ha messo il cuore in questo progetto che ora può vedere realizzato dal cielo insieme alla nostra Chiara”.
Per tutti noi – non solo gli amici di un tempo, ma anche per i gen di oggi e per i tanti che in tutto il mondo l’hanno conosciuta solo dopo, magari sul web, Chiara è tuttora più una presenza che un ricordo; ovunque Chiara parla, accompagna, e fa innamorare, si fa modello, amica, sorella di chiunque voglia imitarne le scelte, ognuno nei suoi contesti e con le proprie misure.
Tanti di loro accorreranno domenica 27 ottobre nella sua Sassello, per la sua festa annuale. E nel pomeriggio, nel teatro locale, il nuovo volume verrà presentato al pubblico, alla presenza del vescovo mons. Luigi Testore (l’attore della causa di canonizzazione in corso), del sindaco Daniele Buschiazzo, e di tanti compaesani; in quell’occasione avverrà anche l’assegnazione del “Premio Chiara Badano”, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Maggiori informazioni sul sito www.chiarabadano.org.