Che lo spettacolo abbia inizio
Quali saranno i campioni capaci di catalizzare maggiormente l’attenzione degli appassionati sportivi del pianeta in occasione delle Olimpiadi di Rio 2016? Il primo pensiero non può non andare a Michael Phelps, il nuotatore statunitense che vanta il primato del maggior numero di vittorie nella storia delle Olimpiadi moderne (ben diciotto ori conquistati tra Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012). Dopo il ritiro avvenuto al termine dei Giochi di Londra, dopo essere tornato a gareggiare a livello agonistico nella primavera del 2014, dopo la squalifica e l’arresto per aver guidato in stato di ebbrezza verso la fine dello stesso anno, Michael ha definitivamente rotto gli indugi e ha deciso di puntare a rimpinguare il suo bottino di medaglie a cinque cerchi. A Rio lo vedremo sicuramente in gara in tre prove individuali (100 e 200 farfalla, e 200 misti), e forse anche in qualche staffetta. Poi, quello che è considerato come il più grande nuotatore di tutti i tempi, dovrebbe dare il vero addio alle piscine, anche per dedicarsi maggiormente alla famiglia (a ottobre si sposerà con Nicole Johnson, ex Miss California, che nello scorso mese di maggio lo ha reso padre del piccolo Boomer).
Come sempre, uno dei piatti forti dei Giochi sarà quasi inevitabilmente la finale dei 100 metri maschili di atletica leggera, che in questa circostanza si disputerà alle 03.25 (ora italiana) della notte tra domenica 14 e lunedì 15 agosto. Questa prova continua a conservare nell’immaginario collettivo un fascino del tutto particolare, e quest’anno il pronostico appare più incerto che nel recente passato. Usain Bolt, il giamaicano vincitore di tre ori sia a Pechino 2008 che a Londra 2012 (100, 200 e staffetta 4×100), da anni uomo simbolo dell’atletica mondiale, a causa di un infortunio non ha potuto disputare la finale delle selezioni giamaicane (vinte dal compagno di nazionale Yohan Blake), ed è stato ammesso ai Giochi solo grazie ad una “deroga” del proprio comitato olimpico nazionale. Così, salgono le quotazioni di Justin Gatlin, lo statunitense che fu medaglia d’oro ai Giochi di Atene del 2004, e che è tornato in auge nelle ultime stagioni dopo uno stop per doping.
Ma sono tante altre le star che illumineranno questi Giochi. Nel tennis, ad esempio, saranno in gara anche i numeri uno del mondo, il serbo Novak Djokovic, desideroso di riscattare il mezzo passo falso compiuto nel recente torneo di Wimbledon, e la statunitense Serena Williams, che il mese scorso, proprio nel mitico torneo londinese, ha portato a casa l’ennesimo successo di una carriera straordinaria. Altro appuntamento da segnare sul calendario è quello con la finale del torneo maschile di pallacanestro (domenica 21 agosto alle 20.45), con la squadra statunitense che cercherà di rinverdire i fasti del primo (e inimitabile) Dream Team, quello che a Barcellona ’92 incantò il mondo grazie a giocatori del calibro di Michael Jordan, Larry Bird e Magic Johnson.
Il bello di un evento di questa portata planetaria è però rappresentato proprio dal fatto che ogni spettatore avrà il suo sport preferito da seguire (per il dettaglio completo delle competizioni cfr. il programma di gara), che ogni Paese avrà i suoi particolari beniamini per cui palpitare, e di conseguenza ogni gara avrà il suo “appeal”. Se per gli italiani, ad esempio, uno degli appuntamenti da non perdere è quello con le fasi finali della scherma (in programma ogni sera, dopo l’ora di cena, da sabato 6 fino a domenica 14 agosto), il Paese ospitante trepiderà invece per le gesta della squadra che parteciperà al torneo di calcio maschile (finale sabato 20agosto alle 22.30), visto che per i giocatori verdeoro quello olimpico è l’unico titolo che non sono mai riusciti a vincere in questo sport dove sono stati spesso protagonisti. In Giappone, invece, si guarda con particolare apprensione alle prove delle stelle della lotta libera Kaori Icho e Saori Yoshida, che dopo i successi ottenuti ad Atene, Pechino e Londra, vanno a caccia di un possibile storico poker di vittorie olimpiche (le vedremo in gara rispettivamente mercoledì 16 e giovedì 17 agosto).
A caccia di un poker consecutivo è anche l’ex pallavolista, ora giocatrice di beach volley, Kerri Lee Walsh Jennings. Questa campionessa statunitense, di lontane origini italiane, che il 15 agosto compirà trentotto anni, si è aggiudicata infatti le ultime tre edizioni consecutive dei Giochi in coppia con Misty May-Treanor. Dopo i Giochi di Londra la sua compagna si è ritirata, così Kerri ha trovato una nuova partner (April Ross) con cui continuare a scrivere pagine di storia delle Olimpiadi. Teddy Riner, invece, di Olimpiadi ne ha vinta una sola (è stato oro quattro anni fa dopo aver vinto il bronzo a Pechino nel 2008), ma anche lui è attesissimo dai suoi connazionali. Questo straordinario judoka francese, infatti, che in carriera vanta ben otto titoli mondiali, non perde un incontro nella sua categoria (quella riservata agli atleti con un peso superiore ai 100 Kg) da oltre cinque anni. E grande attesa c’è anche per la nuotatrice statunitense Katie Ledecky, che non è difficile pronosticare come una delle atlete simbolo delle prossime Olimpiadi, dove sulla carta può conquistare ben quattro medaglie d’oro (200, 400, 800 e staffetta 4×200 stile libero). Insomma, i grandissimi campioni dello sport a Rio non mancheranno di certo. Ormai ci siamo, che lo spettacolo abbia inizio!
I precedenti articoli della serie:
– Le olimpiadi minuto per minuto
– Donne, speciali, a cinque cerchi
– Obiettivo minimo? Venticinque medaglie!