Che – l’argentino

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Quando la monumentale cinebiografia di Ernesto Che Guevara (sette anni di lavoro per oltre quattro ore e mezzo di durata, fortunatamente divisa in due parti) diretta da Steven Soderbergh e prodotta e interpretata da Benicio Del Toro (vero deus ex machina dell’operazione), venne presentata a Cannes lo scorso anno, riscosse pareri contrastanti. Inevitabile, verrebbe da dire, quando ci si confronta con il mito, con il rischio agiografia sempre dietro l’angolo. Ma l’approccio tentato da Soderbergh-Del Toro per raccontare di un personaggio che, palesemente, ammirano, è stato coraggioso e interessante. Prima di tutto perché i due hanno optato per uno stile antiretorico, non dissimulando l’interesse per il personaggio ma cercando comunque di mantenere un equilibrio che alla fine, almeno per il primo capitolo della saga (L’argentino, che racconta del periodo della rivoluzione a Cuba contro il regime di Batista che portò al potere Fidel Castro), tutto sommato funziona. A ciò ha contribuito certamente lo stile destrutturato tipico di Soderbergh, con piani temporali che si intersecano senza però mai ingarbugliare la narrazione. Se questo finisce per attenuare l’emozione nello spettatore, almeno evita di suscitarla con facili suggestioni (e sarebbe stato molto facile). In secondo luogo, per la scelta di avvicinarsi alla storia con la s minuscola, ponendosi accanto ai protagonisti e rifuggendo ogni visione dall’alto. Una scelta che fa perdere di vista un po’ il quadro generale, tanto per quanto riguarda lo scenario geopolitico in cui maturano le vicende, quanto per la grandezza storica dei protagonisti. Ma è una debolezza che può essere accettata, visto che di cinema stiamo parlando e non di documentari. Così quello che, alla fine, emerge è il ritratto, descritto con autenticità e onestà, di un giovane combattente idealista convinto che solo la lotta armata potesse contrastare efficacemente l’imperialismo e la dittatura. E che su questa convinzione basò tutta la sua vita.

Regia di Steven Soderbergh; con Benicio Del Toro, Catalina Sandino Moreno, Demiàn Bichir, Edgar Ramirez, Franka Potente, Jorge Perugorrìa, Rodrigo Santoro, Santiago Cabrera. Cristiano Casagni

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