C’era una volta: favole negli ospedali
È partita il 29 aprile da Roma e proseguirà fino al 27 maggio la rassegna di lettura C’era una volta, iniziativa promossa dalla Fondazione De Sanctis, in collaborazione con l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani, che porterà alcuni tra gli attori più famosi del grande e del piccolo schermo all’interno degli ospedali pediatrici di tutta Italia. La staffetta è iniziata presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che ha ospitato le prime letture grazie alla partecipazione di Raoul Bova, Paolo Calabresi, Cristiana Capotondi, Matilda De Angelis, Giorgio Pasotti, Pif e Benedetta Porcaroli.
Gli attori si sono seduti tra i più piccoli, che con sguardi emozionati, si sono lasciati trasportare nel mondo di “Pinocchio”, de “La lepre e la tartaruga”, nelle avventure di “Giacomino e il fagiolo magico”, per poi sognare con “Raperonzolo”. E così si continuerà per i prossimi venerdì del mese: il 13 maggio l’appuntamento è all’Istituto Giannina Gaslini di Genova; il 20 maggio al Santobono-Pausilipon di Napoli e il 27 maggio all‘Irccs materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, dove si alterneranno Donatella Finocchiaro, Laura Morante, Paolo Briguglia, Francesco Montanari e Filippo Nigro, mentre altri attori hanno prestato la loro voce, intervenendo in video, tra loro Valerio Aprea, Alessio Boni, Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Francesco Pannofino, Alessandro Preziosi, Claudio Santamaria e Pietro Sermonti.
Tutti i bambini hanno diritto alle favole, a poter sognare ed evadere entrando in un mondo fantastico e questo vale forse ancora di più se si parla di bambini che purtroppo, per motivi di salute, sono costretti a vivere in ospedale per lunghi periodi. Per questo la rassegna è pensata per i più piccoli, non mancheranno le favole più conosciute come: Cappuccetto rosso, Il Gatto con gli stivali, La cicala e la formica, la Sirenetta e tante altre.
L’obiettivo è di accompagnare i piccoli pazienti in un mondo fatto di magia, supereroi, personaggi coraggiosi, storie di amicizia e avventura che porteranno un po’ di sollievo e magari di speranza ma soprattutto che potranno allontanare la mente, almeno per un po’, dalla difficoltà di dover affrontare una malattia. «Leggere una storia è un gesto d’amore – ha sottolineato Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù –, un racconto ad alta voce offre ai più piccoli la possibilità di sperimentare sentimenti, di conoscere emozioni, di superare le paure».
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