Centinaia di volontari a sostegno della Sardegna
La generosità dei sardi ancora una volta si è manifestata. In meno di 24 ore dalla richiesta di aiuto le scorte alimentari e di vestiario sono già state in gran parte soddisfatte. È ciò che si legge sul sito Internet della Regione Sardegna: «La sala operativa della Protezione civile della Sardegna invita la popolazione a interrompere l'invio di aiuti ai centri di raccolta poiché sono ormai saturi. Quando ci sarà la necessità di ulteriori aiuti verrà data tempestiva comunicazione». Insomma per ora è sufficiente.
A questo si aggiungano le decine e decine di giovani e meno giovani che armati di stivali, cerata e pala si sono precipitati nelle zone interessate dall’alluvione per aiutare la popolazione. Lo conferma Antonella Dalu, sindaco di Torpè, nel nuorese. «La solidarietà è stata e continua ad essere grande da parte dei miei colleghi sindaci che, lasciata la fascia tricolore, hanno indossato abbigliamento da lavoro e spalato fango, insieme a decine di persone provenienti da tanti paesi dell’intera Regione. Sentiamo la gente molto vicina».
E non basta, perché domenica prossima in tutte le chiese della diocesi di Cagliari verranno raccolti fondi per venire incontro alle difficoltà delle vittime del ciclone ma anche per sostenere le popolazioni filippine, vittime del tifone Hayan.
Una scelta che forse può interrogare molti. Monsignor Marco Lai, direttore regionale di Caritas la motiva così. «È una delle prime domande che ci si può porre e che però trova la risposta nel fatto che anche se le Filippine sono lontane sentiamo di non doverci chiudere, ma anzi, grazie anche agli oltre 1.500 filippini che vivono e sono integrati benissimo nelle nostre famiglie, dobbiamo aprirci alle esigenze di chi ha perso tutto anche se vive distante da qui».
Un concetto ribadito dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio. «Le necessità immediate della Sardegna non ci portano a chiudere gli occhi di fronte ai problemi lontani, ma l’animo aperto ci renderà capaci di dare un sollievo concreto sia agli uni sia agli altri».
L’iniziativa risponde quindi alle due emergenze: da un lato l’alluvione che ha colpito duramente la Sardegna, interessando soprattutto le diocesi di Tempio-Ampurias, Ales-Terralba e Nuoro, con migliaia di famiglie sfollate, e con le Caritas diocesane che, da subito, si sono mobilitate con la distribuzione di pasti e indumenti; dall’altra venire incontro alle esigenze delle vittime del tifone Hayan nelle Filippine.
Eventuali offerte in denaro possono essere versate tramite le Caritas diocesane oppure sul conto della Caritas diocesana Cagliari intestato a Arcidiocesi di Cagliari – Caritas Diocesana IBAN IT70Z0335901600100000070158.
Intanto, sul fronte degli ultimi avvenimenti da registrare, va menzionato lo stanziamento da parte del governo di 103 milioni di euro per interventi d’emergenza, mentre le procure di Nuoro e Tempio hanno avviato un'inchiesta per omicidio e disastro colposo, con gli inquirenti che hanno perquisito gli uffici del comune di Olbia e quelli della provincia gallurese.
Da segnalare infine che permangono problemi alle viabilità con l'Anas che ha chiuso provvisoriamente al traffico in entrambi i sensi di marcia il Ponte sul Rio Mogoro al chilometro 110 della strada statale 126 in provincia di Oristano. Ma problemi persistono in decine di strade e viene consigliato agli automobilisti di contattare la polizia stradale prima della partenza. Mentre due pastori isolati nei loro ovili nella campagne di Villasalto sono stati raggiunti con l'elicottero dai carabinieri,erano senza cibo e medicinali.