Si chiama "Econnected" ed è un progetto internazionale pensato e realizzato dall'Institut Euroschola e dall'ong Keric, per rendere i bambini consapevoli di cosa stanno mangiando, per sapere se il loro cibo è stato prodotto secondo i cicli della natura o è un ogm e per conoscere il tempo che ha impiegato per arrivare sulle loro tavole. Ma Econnected è anche un esempio delle nuove frontiere dell'educazione a livello europeo. È infatti un percorso formativo che durerà complessivamente un intero anno scolastico e per dare ai ragazzi non solo una concreta e strutturata possibilità di lavorare e conoscersi meglio con i coetanei del confinante e storico Paese fratello, ma che aspira anche a far loro capire quanto le azioni di ciascuno influenzino la vita di tutti, anche di quelli che verranno dopo di noi.

Secondo l'idea degli organizzatori, infatti: «Cittadini informati e consapevoli non si nasce, ma si cresce, pian pianino. E centrale risulta la responsabilità degli adulti nell'insegnare ai bambini come fare, passo a passo». Inoltre, aggiungono, «non solo è meno costoso consumare prodotti a chilometri zero, ma comprandoli si supporta anche l'economia, lo sviluppo e il sostentamento delle aree rurali, evitando così il loro lento spopolamento eo l'inevitabile scomparsa».

Molteplici, quindi, i temi e i livelli proposti. Da una parte quelli dell’ecologia e della salvaguardia della biodiversità. Dall'altra, quelli di una buona e corretta alimentazione, che rispetti l'ambiente e la natura, nostra universale e comune fonte di sostentamento. Un progetto che ambiziosamente coniuga, quindi, alfabetizzazione ambientale e alimentare, ma anche rispetto, collaborazione e integrazione multinazionale e transazionale. Infine, ma non da ultimo, come sostiene Lukáš, uno dei responsabili del progetto: «Imparare a cucinare può essere divertente e ti può essere utile nella vita, magari per conquistare la tua futura moglie».