C’è un’altra visione

“Per carnevale, mia cognata ha regalato a nostro figlio di nove anni un bellissimo costume di Arlecchino. Quando è andata via, imbronciato ha detto che non gli piaceva e che voleva un costume da Harry Potter. Come mai queste preferenze? L’anno scorso rifiutò un bel costume da Pulcinella”. Genitori di Ivrea Come tante volte ho denunciato, spesso il mondo degli adulti offre ai bambini modelli limitati, superficiali, carenti della dimensione fantastica, così ricca di valori importanti per la formazione della loro personalità: spirito di avventura, generosità, lotta del bene contro il male. Per questo il bambino di Ivrea esprime il desiderio di uscire dai modelli stereotipati, proponendo come maschera l’Harry Potter cinematografico. Anche questo personaggio, prima o poi, farà il suo tempo, ma l’episodio può essere incentivo a chiederci quale visione della realtà trasmettiamo ai nostri figli: se completa o dimezzata del fantastico, cui i piccoli sono tanto sensibili. Eppure quale misterioso mondo ogni creatura umana conserverebbe nel suo intimo! Vale anche qui il monito evangelico di non “scandalizzare i piccoli”: e ciò potrebbe significare, appunto, non tenere abbastanza conto della loro interiorità, che essi sviluppano anche servendosi di modelli fantastici: un giorno questi cadranno, ma rimarranno in loro i valori che, attraverso quei modelli e, soprattutto, attraverso il nostro esempio, avranno ricevuto.

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