C’è l’accordo sul nuovo governo a Berlino

Merkel e Schulz, e i loro rispettivi partiti, si sono messi d’accordo: la “grosse koalition” avrà una nuova edizione. Non ci si concentra ancora sui nomi, ma sui programmi. E si attende il voto dei membri dell’Spd
Merkel e Schulz

Con l’accordo intervenuto tra Cdu-Csu dalla parte di Angela Merkel, e Spd dalla parte di Martin Schulz, la Germania si avvia ad avere un governo. Per il momento ci sono proposte per la composizione del governo (Schulz agli esteri) e l’accordo sul programma, un librone di 177 pagine. Vediamone qualche punto.

La Germania finalmente avrà una legge sull’immigrazione, legge che finora è stata sempre bloccata dalla Cdu. Esisteva soltanto una gran quantità di norme per il soggiorno e il lavoro degli stranieri. Di fronte alla dimensione dei flussi migratori e alla mancanza di artigiani e specialisti sul mercato del lavoro, non si poteva più far finta di niente. Tuttavia la legge sembra un altro passo fatto per allontanarsi dalla nota “cultura del benvenuto” per i rifugiati dalla guerra siriana e irachena che i tedeschi e la Merkel avevano mostrato nel 2015. Il futuro governo dovrebbe al contrario favorire una cultura dello scoraggiamento verso i migranti. Perciò aumenta la preoccupazione che l’integrazione dei migranti sarà resa più difficile. Sembra che i partner del nuovo governo si siano lasciati impressionare dai crescenti consensi dei populisti con tendenze xenofobe e nazionaliste.

Nell’ambito dell’assistenza agli anziani, la coalizione cerca di migliorare la situazione. Ha progettato un aumento del numero di infermieri (+8.000). È un inizio, ma non sufficiente. Gli organismi di assistenza e sociali affermano che questo come altri programmi sociali, ad esempio per le famiglie, vanno nella buona direzione, ma non bastano. Occorrerebbe un forte coraggio per un radicale cambiamento delle strutture. È così previsto troppo poco per la lotta contro la crescente povertà, sia dei bambini che degli anziani.

Per andare incontro alla penuria edilizia, sono poi previste sovvenzioni maggiorate per famiglie che vorrebbero costruirsi una casa. Aumenta anche la costruzione di case popolari.

Il governo poi vuole rivedere gli obiettivi climatici precedenti previsti fino al 2020, e intende istituire una commissione per elaborare i nuovi obiettivi, da realizzare fino al 2030.

Per quanto riguarda la politica economica europea, l’accordo sembra voler allontanare dalla politica di risparmio e austerità rigorosa di Schäuble, dando più soldi al bilancio della Unione europea, per l’istituzione di un fondo per Paesi Ue economicamente più deboli.

Non è chiaro, tuttavia, in che modo il nuovo governo finanzierà i nuovi programmi previsti, considerando che vuole continuare a non aumentare il deficit dello Stato.

Rimane tuttavia un ostacolo all’accordo programmatico raggiunto tra la Merkel e Schulz: in effetti, come già ventilato, si terrà un referendum fra i 460 mila membri del partito Spd per confermare o respingere il rinnovo della coalizione tra Cdu-Csu e Spd. Il risultato sarà noto il 4 marzo.

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