C’è il bonus per chi lavora in Curia

Il nostro consulente del lavoro, Massimiliano Casto, risponde alle domande di un dipendente laico occupato in una diocesi
Il bonus degli 80 euro

«In riferimento all'articolo "Il bonus degli 80 euro" rivolgo questa domanda: un dipendente laico, assunto a tempo indeterminato presso una Curia vescovile, ha diritto a questi 80 euro, ovviamente alla condizione di percepire il reddito annuo indicato?».

Mario Tondini

«Gentilissimo sig. Mario,
il dipendente laico di una curia ha certamente diritto al bonus. Infatti, il c.d. bonus 80 euro è rivolto unicamente a chi ha un contratto di lavoro dipendente sotto i 26mila euro di reddito lordi; chi vi rientra potrà fruire di un importo di 640 euro annui a persona. Tale credito è riconosciuto unicamente ai lavoratori il cui reddito complessivo è formato dai redditi di lavoro dipendente (art. 49, c. 1 del TUIR). Posso confermarle che i soggetti tenuti al riconoscimento del credito, per l’anno 2014, sono i datori di lavoro sostituti di imposta di cui agli art. 23 e 29 del DPR 29 settembre 1973, n. 600, vale a dire anche le curie vescovili. Infatti icodice di diritto canonico, al canone numero 1286, recita: “Gli amministratori dei beni: 1° osservino accuratamente nei contratti di lavoro anche le leggi civili riguardanti il lavoro stesso e la vita sociale, secondo i princìpi insegnanti della Chiesa; 2° corrispondano ai lavoratori dipendenti una giusta e dignitosa retribuzione, in modo che possano provvedere convenientemente alle necessità proprie e dei loro familiari”».

Massimiliano Casto

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