Cattolico cioè universale
Il papa anziano “sente” le situazioni più difficili del pianeta, le fa sue e poi le partecipa ai cattolici, ma anche al mondo intero. È cattolico, quindi universale. Dalla situazione siriana a quella nigeriana, riporta l’accento sui punti focali del pianeta, quelli che non si possono dimenticare, anche se non sembrano interessare più di tanto l’opinione pubblica.
Ha sottolineato le gravi tensioni in Medio Oriente e nel continente africano, Mali compreso, avendo certamente presenti al suo spirito le comunità cristiane locali così fortemente provate, ma non solo: è l’intera umanità che sta a cuore al papa, che sembra non dimenticare mai il suo appellativo di pontefice, facitore di ponti. È, come ha detto nel suo messaggio, «vicino ad ogni situazione umana di sofferenza e di ingiustizia».
Infine, mi ha colpito il fatto che Benedetto XVI abbia concentrato il suo messaggio "urbi et orbi", alla città e al mondo, sulla Maddalena, la prima persona ad incontrare Gesù Risorto. In lei, simbolo del travaglio umano, ma anche della possibilità di riscossa, di emancipazione direi, sembra che Benedetto XVI abbia voluto identificare l’umanità intera.