Cascata di fraternità
La scelta coraggiosa e tutta evangelica di un operaio che decide di aiutare un suo collega appena licenziato, provoca a cascata una catena di gesti di fraternità mossi dalla sua testimonianza. «In fabbrica hanno distribuito delle lettere di licenziamento, una delle quali indirizzata a Giorgio. Conoscendo le sue precarie condizioni economiche, lo invito a tornare con me nell’ufficio del personale: «Io sto meglio di lui – dichiaro –, mia moglie ha un lavoro. Licenziate piuttosto me». Il capo promette di riesaminare il caso. Quando usciamo, Giorgio mi abbraccia commosso. Il fatto naturalmente passa di bocca in bocca e altri due operai, pressappoco nelle stesse mie condizioni, si offrono al posto di altri due licenziati. La direzione è costretta a un ripensamento sui metodi di scelta dei licenziamenti. Essendo venuto a conoscenza del fatto, il parroco lo racconta durante l’omelia della domenica, senza fare nomi. Il giorno dopo mi fa sapere che due studentesse sono andate a portargli tutti i loro risparmi per gli operai in difficoltà, dichiarando: «Anche noi vogliamo imitare il gesto di quell’operaio» (B.S. – Brasile).