Carol
Supercandidato agli Oscar, il film di Todd Haynes racconta della ricca signora che s’innamora – lei sposata con figlia – di un'aspirante fotografa, Therese (Rooney Mara, premiata a Cannes) che fa la commessa in un negozio di giocattoli a New York ed è fidanzata con un giovane che la vorrebbe sposare. Il rapporto fra le due, dapprima lontano poi si avvicina e scoppia, fra turbamenti della signora (Cate Blanchett), relazioni difficili con l’ambiente degli anni Cinquanta e insicurezze personali di entrambe (meno della ragazza, più disinibita).
Un altro film al femminile di amore omosessuale (ricordiamo l’italiano "Io e lei" e poi gli americani "Freeheld" e "About Ray"), secondo una esplicita campagna ideologica.
Il film è ben fatto, lussuoso, denso di atmosfere eleganti – qualcuno azzarda “viscontiane” – di una sensualità algida e Cate Blanchett – per la quale sembra sia fatto il lavoro – brilla nella sua capacità di adattarsi ai ruoli più svariati, sempre con raffinata freddezza.
Il film non commuove, appunto. È una grande lezione di stile e di interpretazione, ma è troppo glamour per suscitare emozioni e troppo “alla moda” per risultare profondamente sincero, anche se il regista si chiama Todd Haynes e la ricostruzione ambientale è perfetta.