Carità dignità verità

La protezione civile non accetta più abiti usati, per evitare diffusione di malattie ed in particolare dell'influenza A.
Messina: sala consiliare del municipio con i vestiti raccolti

Le calamità naturali mettono in moto insospettate generosità. Tuttavia non dovremmo dimenticare che il destinatario dei nostri beni è proprio “un altro me”. Dare vestiti inutilizzati da tempo lede la dignità di chi, sino a pochi giorni fa, ne aveva forse più di noi.

 

Comprare e dare invece cose nuove, per le quali dobbiamo dedicare un tempo (oltre che una spesa), ci fa ancora più vicini alla persona che le riceverà. Dobbiamo valutare colore, taglia, qualità, costo, esattamente come faremmo per noi stessi.

Inoltre faremmo risparmiare un sacco di tempo ai volontari addetti alla distribuzione, costretti a buttare centinaia di capi (inutilizzabili) prima di trovarne uno adatto.

 

A che serve dare ad altri ciò che teniamo chiuso in soffitta solo perché non abbiamo il coraggio di metterlo nella spazzatura? La carità non dimentichi la dignità della persona. Diciamocelo, per essere sinceri almeno con noi stessi.

 

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