Capolavori da riscoprire
Il San Giovanni Battista di Leonardo in mostra a Milano fino al 27 dicembre.
In mostra da oggi a Milano a Palazzo Marino, fino al 27 dicembre, una delle ultime tavole di Leonardo, il San Giovanni Battista, in arrivo dal Louvre parigino. Si tratta di un lavoro enigmatico, come tutti i dipinti del maestro. Fascino e ambiguità emergono dalla tavoletta (69 cm x 47), oscurata da vernici ingiallite e incupite che la rendono ancora più misteriosa. Certo, il giorno in cui un restauro pulirà l’opera, forse si rivelerà una bellezza diversa. Per ora, ammiriamo il personaggio dalla chioma folta che si sporge dal buio e la cui bellezza appare sul volto, avvolto da una luce morbida, e da quell’indice con cui indica Dio. Un gesto, questo “indicativo”, comune a molte opere rinascimentali ad indicare il contatto con l’Assoluto.
La tavola, dipinta dal maestro nel suo soggiorno francese nel castello di Cloux dove è morto nel 1519, esprime le ultime indagini di Leonardo sulla luce e sul colore: capaci di generare la vita e di dire l’anima dei personaggi, ponendoli in una atmosfera indistinta che ne rende i contorni indefiniti. È il cosiddetto “sfumato”, per cui le figure non sono evidenziate plasticamene ma entrano ed escono dallo spazio come una apparizione, dal sorriso suadente e pure indecifrabile, come accade nelle opere contemporanee di Giorgione.
La tavola si presta perciò a diversi livelli di lettura. È Giovanni Battista che preannuncia il Messia ma poi scompare nell’ombra, la giovinezza che è fugace, la bellezza che è sempre misteriosa, e la vita che entra ed esce da una ombra che vuol essere continuamente svelata.
Il sorriso, simile a quello della Gioconda, ma più aperto, e sulla cui ambiguità tanto si è scritto e si scrive, forse è ambiguo solo per noi, che abbiamo perduto il linguaggio dei simboli, familiare agli osservatori dell’epoca.
Comunque, questa è una splendida occasione – si aspettano migliaia di visitatori – di ammirare un capolavoro che in genere al Louvre, malamente esposto in una immensa galleria, quasi nessuno nota, preso dalla frenesia di correre dalla Gioconda. Potenza di una icona mediatica che rischia di perdere il suo valore poetico sotto la tempesta di fotografie e di commenti. Il San Giovanni invece, pressoché dimenticato dai turisti, resta un capolavoro sconosciuto, una meditazione dell’ultimo Leonardo sulla magia dell’ombra che, come farà quasi cent’anni dopo Caravaggio, genera la vita.
Un’occasione quindi da non perdere.
Leonardo a Milano. San Giovanni Battista. Palazzo Marino. Fino al 27.12 (catalogo Skira) Ingresso libero. www.comune.milano.it