Caos calmo in attesa della ricostruzione

"Solo qui mi trovo bene". Il legame forte con il territorio sconvolto dal sisma nel reatino, tra edifici sotto sequestro e sciacalli in azione accanto a vigili del fuoco e altri sconosciuti eroi che hanno salvato decine di vite. Passa da queste vie, ormai impraticabili ma familiari, la credibilità dell'Italia. Cronaca in diretta dei nostrri inviati
AMATRICE ANSA

Dieci giorni dopo il sisma, Amatrice appare in preda ad un caos calmo. La zona rossa è ancora più estesa e non è possibile più avvicinarsi a Corso Umberto. La chiesa adiacente ha subito nuovi crolli e tante case anche nelle frazioni circostanti si sono ulteriormente danneggiate.

Siamo in fila presso l' unità comando locale dei vigili del fuoco. Uno sfogatoio dove tanti si scambiano le loro storie.

Sergio era in macchina quella notte con Noemi la sua ragazza. La casa di fronte alla curva in un attimo si sgretola e le pietre gli rotolano addosso. "Sono solo riuscito a frenare e mettermi le mani sulla testa". Mi mostra poi la foto di una utilitaria rossa molto danneggiata.

 

"Sono rientrato da una settimana al lavoro ma mi sento a disagio. Solo qui mi trovo bene". Interviene un altro signore brizzolato con la barba bianca di qualche giorno." Solo chi è stato qui può capire. Qui mi sento bene perché comprendiamo quello che abbiamo vissuto". Dopo 10 giorni non si scava quasi più.

Solo sotto l'hotel Roma ci sono ancora dei dispersi. Un vigile del fuoco di Salerno ci dice che sono stati trovati di diversi sciacalli e non finisce neanche la frase che due carabinieri portano sotto braccio un robusto ragazzo di origini slave con i calzoni corti di jeans e una maglia a righe blu. Piange a dirotto. Lo portano presso il pulmino dei carabinieri per accertarne l'identità, dietro i resti della caserma ormai inagibile.

 

Alla spicciolata con calma arrivano gli sfollati in attesa della squadre dei vigili del fuoco per recuperare gli effetti personali. È una procedura semplici ma molti immobili sono sotto sequestro o pericolanti.

Siamo con i nostri amici Louis Mora che ha salvato 18 persone dal convento piccole ancelle del signore. Deve recuperare piccoli oggetti ma il permesso è negato. Il nostro amico Andrea Paglino, scortato dai vigili, riesce ad arrivare sotto il convento quando scopre che è sotto sequestro della procura di Rieti. Anche il piano terra è crollato ed è impossibile entrare

Troppo pericoloso. "Credetemi – dice il vigile del fuoco sabino – se si entra si rischia il crollo senza nessuna possibilità di uscire". Siamo già nella fase del dopo terremoto. Sarà lunga laboriosa complicata. Gran parte della credibilità dell'Italia passa da qui.

 

Sull'argomento leggi pure:

– Marco Bussone – Per una strategia nazionale di rlancio delle aree interne

– Sara Fornaro – L'abbraccio degli aquillani ai fratelli reatini ed ascolani

– Aurelio Molé – Louis eroe per caso

– Chiara d'Urbano – La mia famiglia è volata in cielo…



 

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