I cantori della stella
Si chiamano sternsinger, i cantori della stella: gruppi di ragazze e ragazzi vestiti da re magi che attorno al 6 gennaio girano di casa in casa, portando con sé una stella montata su un bastone, cantando brani natalizi. Il 6 gennaio, festa dell’Epifania, nei Paesi di lingua tedesca è chiamata anche la festa dei tre re magi. Da qui l’usanza si è diffusa sempre più anche in altri Paesi europei. Soltanto in Germania sono circa 300 mila questi giovani, spesso chierichetti, che si organizzano nelle parrocchie cattoliche per portare la gioia della nascita di Gesù Dio-uomo a tantissime persone. Con un gessetto scrivono C+M+B e l’anno corrente sopra le porte di casa. La scritta significa Christus Mansionem Benedicat, Cristo benedica quest’abitazione e tutte le persone che passano per l’ingresso.
La tradizione ha radici medievali quando dei ragazzi vestiti da re giravano per le strade incontrando i visitatori accorrenti al presepe. Nel 1958 è stata ravvivata da un ente cattolico caritatevole. Nel freddo inverno i cantori della stella riscaldano i cuori dei loro coetanei bisognosi: raccolgono soldi per più di due mila progetti sociali in più di cento Paesi. L’anno scorso hanno ricevuto 46,2 milioni di euro soltanto in Germania. È la più grande raccolta fondi organizzata da ragazzi per ragazzi in necessità in tutto il mondo. Quest’anno il tema centrale dell’azione è stato il cambiamento climatico di cui i giovani della regione Turkana nel Nord Ovest del Kenya soffrono, perché la desertificazione aumenta costantemente. Ai giovani cantori piace fare la loro parte per aiutarli e ricevono spesso dei dolci da chi gli apre le porte.
Da qualche anno cominciano ad aggiungersi all’azione anche gruppi di ragazzi luterani. E ormai i cantori della stella sono benvenuti pubblicamente anche da Angela Merkel nella Cancelleria federale e dal presidente tedesco Gauck. Entrambi partecipano alla messa di Capodanno con papa Francesco in Vaticano.