Cantone: Legge “Spazzacorrotti”, punti di forza e debolezze
Il disegno di legge anticorruzione, ribattezzato dal governo “spazza-corrotti”, è stato approvato alla Camera dopo il precedente passaggio al Senato. Sul testo abbiamo chiesto una valutazione al presidente dell’Autorità anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone (vedi intervista video), che ha commentato alcune delle novità introdotte: l’agente infiltrato, il daspo per i corrotti, la prescrizione (che però entrerà in vigore nel 2020), la maggiore trasparenza richiesta a partiti e fondazioni... Negativo il suo giudizio sull’agente provocatore, figura inizialmente prevista, ma poi eliminata dal testo.
Dopo l’approvazione del testo, i grillini hanno organizzato un flashmob davanti Palazzo Montecitorio per festeggiare la nuova legge.
Per il 22 dicembre, invece, hanno proclamato lo “Spazzacorrotti Day”, il giorno contro la corruzione, sperando in un bagno di folla che – secondo alcuni – consentirebbe al Movimento 5 Stelle di recuperare credibilità rispetto alla Lega.
In qualche pubblicità della manifestazione pentastellata si parla della “prima legge anticorruzione dai tempi di Mani pulite”, dunque dal 1992. La realtà, tuttavia, è diversa: basti ricordare la cosiddetta Legge Severino (e le successive modifiche). Quella, per capirci, che ha dato vita all’Autorità nazionale anticorruzione, che ha previsto la sospensione, la decadenza e l’incandidabilità per i politici, e ha introdotto il “whistle-blowing”, cioè la possibilità per un lavoratore (“whistle-blower” o segnalante) di denunciare dall’interno di un’amministrazione o di un’azienda un illecito di cui è venuto a conoscenza per motivi di lavoro.
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