Cane sì, cane no
Da piccola ho vissuto in un grande giardino, circondata da numerosi gatti ed altrettanti cani. Pochi bambini oggi possono vantare la mia stessa fortuna ed ecco che noi genitori, costretti a cedere alle richieste dei nostri bimbi, ci ritroviamo talora, volenti o nolenti, a prendere con noi un animale da tenere come compagno di giochi, come fedele amico o semplicemente per compagnia. Ma l’esperienza è sempre positiva? Spesso succede che mossi dall’impulso a prendere un cane perché ce lo chiede nostro figlio, perché ci ha affascinato una foto, per fare un regalo a Natale o a S. Valentino o perché va di moda, ci ritroviamo con un grosso guaio in casa. Difatti, non sono certamente questi i motivi per fare una scelta che ci cambierà la vita… almeno un tantino.
Quali, dunque, le domande da porsi prima di cedere all’impulso di prendere un cane.
Ho il tempo necessario per prendermi cura del nuovo arrivato? Non basta armarsi di pazienza, di amore e di buoni propositi. Se stiamo fuori tutto il giorno per lavoro e la casa resta vuota fino a sera forse non è il caso di prendere il cane, che tra gli animali domestici è quello che richiede più cure ed attenzioni.
Strettamente correlate alla prima domanda ce ne sono altre due.
Prendiamo un cucciolo o un adulto? Il primo richiederà sicuramente più tempo e pazienza perché va educato (ricordiamo che i cani non hanno un istinto innato a liberarsi delle loro deiezioni in cassetta come fa il gatto o sui giornali, vanno educati ad eliminare in modo corretto e a volte va speso parecchio tempo perché tale pratica venga acquisita).
Acquistiamo un cane, magari di razza (quindi con caratteristiche caratteriali e di temperamento prevedibili) o un meticcio dal canile? Premesso che ogni cane può rivelarsi una sorpresa più o meno piacevole (per le sue caratteristiche intrinseche, ma anche per le nostre capacità o incapacità educative) un cane preso dal canile è sempre un punto interrogativo, soprattutto se è adulto e se alle spalle ha esperienze traumatiche o di abbandoni ripetuti.
Abbiamo le energie indispensabili per star dietro al nostro beniamino? Se non amiamo passeggiare, per esempio, ma al contrario siamo pantofolai e preferiamo il divano ad un po’ di moto non scegliamo di certo un cane da caccia o un border collie, bensì un molosso. Magari questo genere di animale non ci piace per niente, ma è bene sapere che cani iperattivi, rinchiusi dalla mattina alla sera tra le quattro mura della nostra abitazione, se non hanno possibilità di sfogare il loro temperamento fuori, possono distruggerci casa e renderci la vita impossibile.
La nostra dimora ha spazio sufficiente per accogliere l’amico a quattro zampe scelto? E ciò si riferisce non solo alla mole del cane ma anche alle sue attitudini ed abitudini di vita che ovviamente nei cani di razza sono facilmente prevedibili, mentre negli incroci sono un po’ una sorpresa. Bisogna quindi saper se è necessario avere un giardino o dei parchi accessibili agli animali vicino casa, o se i 50 o 60 metri quadri della nostra casa sono troppo stretti per il cane che ci ha fatto perdere la testa.
Se siamo persone che viaggiano spesso, dobbiamo ancora porci altre domande.
Siamo disposti a viaggiare con fido o abbiamo la possibilità di lasciarlo a qualcuno? E mettere quindi in conto soldi, nonché tempo e pazienza per recuperare, al nostro rientro, il rapporto con il nostro beniamino o un cambiamento nel carattere.
Siamo tutti d’accordo in famiglia o qualche membro è restio? Un cane in casa deve essere un piacere non una schiavitù o un problema. Un ambiente stressato e pieno di ansia non giova né a noi né al nostro amico fido.
Abbiamo i soldi non solo per acquistare il cane, ma soprattutto per mantenerlo e per curarlo? Può, infatti, capitare, per esempio, che un incidente improvviso o una malattia, scoperta magari già in giovane età, ci metta di fronte ad una spesa notevole e decisamente inaspettata, a volte anche per lunghi tempi. Il cane non è un peluche o un soprammobile, prima o poi avrà bisogno di cure e per lui non esiste un servizio sanitario nazionale che ci agevola con analisi, interventi o altre prestazioni. La salute del nostro beniamino è interamente a nostro carico.
Infine, è sempre opportuno chiedersi se in famiglia ci sono o potrebbero comparire allergie, o, se, vivendo in un condominio, qualche condomino potrebbe crearci problemi perché infastidito da alcuni comportamenti del nostro amico a quattro zampe.
(A cura della dott.ssa Letizia D'Avino – Centro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli)