Candidato governatore cercasi

In Lombardia sono cominciate le manovre per la conquista degli elettori. Renzi chiede le primarie nel Pd, Formigoni punta sull'ex presidente Albertini, mentre Berlusconi rilancia l'alleanza con la Lega
matteo renzi

«Per la regione il centrosinistra faccia le primarie»: è l’appello di Matteo Renzi, in tour a Milano e la città si scalda. Il "rottamatore" ha incontrato al teatro dal Verme i “renziani” e si è detto convinto che il candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra debba essere scelto con le primarie. Lo ha ribadito anche nel comizio a Como: «Il centrosinistra – ha sottolineato – ha un calcio di rigore da battere in Lombardia. Il rigorista, uomo o donna, che andrà sul dischetto lo sceglieranno gli amici del Pd lombardo. Spero lo facciano scegliere ai cittadini lombardi attraverso le primarie».

In Lombardia tra Milano e regione, sono già stati creati 200 circoli pro Renzi che raccolgono circa tremila iscritti. Il dato interessante è che, stando ai dirigenti locali, solo metà di questi soci avevano già in tasca una tessera del Pd. Altro numero: 5 mila delle 20 mila firme che hanno accompagnato questa candidatura alle primarie sono state raccolte in Lombardia. Dal centrodestra fa sapere Formigoni che: «L'elettorato ne ha piene le scatole di una Lega che rompe i patti». Dunque niente alleanze o accordi.

Il candidato del Pdl, ma questo lo dice al momento solo Formigoni, è unico ed è Gabriele Albertini. Formigoni ha poi spiegato che la questione delle candidature «non è ancora stata affrontata nelle sedi dovute» e cita l’ufficio di presidenza nazionale con cui però «fino ad ora non abbiamo avuto modo di confrontarci». L’ex governatore è sempre più convinto che il candidato per il centrodestra dovrà «appartenere necessariamente al Pdl e non alla Lega Nord».

Non è dello stesso parere Berlusconi che pare abbia espresso il desiderio di confermare l'asse col Carroccio. Bisogna salvare la vecchia e iniziale alleanza Pdl-Lega Nord  e dello stesso parere è pure il coordinatore lombardo Pdl, Mario Mantovani, che fa sapere: «Senza il Carroccio consegneremmo il Pirellone alla sinistra. Basta con i personalismi e le primedonne. Alla Lombardia serve solo proseguire con il suo buon governo». E continua «Si voterà fra febbraio e marzo, abbiamo tempo per le primarie di partito, prima, ed eventualmente per quelle di coalizione». Anche per lui il rapporto con la Lega è da confermare, perché «se Pdl e Lega corressero da soli consegneremmo la Regione alla sinistra». Il senatore Mantovani, in costante contatto con Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, aggiunge un concetto che gli sta molto a cuore: «Maroni ha usato le scope di saggina. Io userò i forconi per far pulizia nel partito e recuperare gli elettori giustamente delusi da certi comportamenti. La politica non è un gioco d'azzardo, ma una cosa seria: fatta di grandi idee, certo, di progetti e professionalità. Ma anche di numeri. Ed è scontato che se la Lega dovesse presentare un proprio candidato e il Pdl un altro spalancheremmo le porte della Regione alla sinistra».

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