Cancellato l’incontro tra gli studenti e l’imam
Agli inizi di marzo 2016 uno spiacevole episodio ha toccato la comunità civile del bellunese. È stato impedito l’incontrotra l’imam Kamel Layachi e i ragazzi della scuola media “Pertile” di Agordo (Belluno). Si trattava di un’attività programmata da tempo dal corpo insegnante della scuola con un imam moderato che si è distinto in questi anni per la sua apertura e capacità di dialogo. A seguito dell'opposizione di una minoranza di genitori è nata una discussione che ha visto coinvolte alcune autorità politiche nazionali e locali.
L’imam Kamel Layachi è responsabile del dipartimento di formazione e dialogo interreligioso della comunità musulmana del Veneto, che nella regioneconta circa 160 mila persone. Da anni Layachi lavora e partecipa al dialogo tra culture e religioni diverse.
Il dirigente scolastico e i docenti hanno ricevuto minacce anonime oltre alla pressione di alcuni politici locali, finendo per decidere la cancellazione dell'evento approvato già a settembre 2015 e inserito nel progetto di educazione alla mondialità, alla tolleranza e alla pace. Una scelta sofferta, dettata dal clima creato attorno alla scuola che non aveva più i presupposti di serenità e dialogo richiesti per questi progetti educativi.
«Se chiudiamo le scuole a queste voci, l’oscurantismo è solo ad un passo… Una minoranza rumorosa ha conculcato i diritti della maggioranza costringendo la scuola a cancellare l’evento… Cosa riteniamo che pensino i bambini musulmani della scuola, e i loro genitori, di questa forma odiosa di intolleranza nei loro confronti? Nel contempo si è tolto anche ai bambini non musulmani il diritto alla conoscenza» . Così alcune voci riportate sul Corriere della Sera del 3marzo.
Il Movimento politico per l’unità e Umanità Nuova esprimono la propria solidarietà all’imam Kamel Layachi e a quanti percorrono la strada del dialogo e della pace, prendendo pubblicamente posizione con un comunicato stampa dove si auspica che tutti i soggetti, intervenuti a vario titolo, possano trovare nel principio della fraternità proposto dalla fondatrice Chiara Lubich ( della quale si ricorda in questi giorni il contributo al dialogo e alla pace, vissuti a livello personale e sociale) la via per costruire ponti tra le persone, le comunità, le culture, come è stato testimoniato dalla cittadinanza con la Marcia per la fraternità dei popoli svoltasi a Belluno l'8 dicembre 2015.
L’imam Kamel Layachi,sottolineano i rappresentanti del Movimento politico per l’unità e di Umanità Nuova, ha sempre contribuito, con la sua testimonianza, a costruire la pace e il dialogo in ogni suo intervento pubblico, collaborando pure attivamente con la Rete Progetto Pace (con sede a Treviso), con il Dipartimento di disciplina interculturale e socialedell'Università di Padova. Layachi, ha anche ricevuto il Premio Fraternità – Città di Benevento come riconoscimento del suo impegno nel gettare ponti di dialogo fra le diverse confessioni religiose e realtà culturali presenti nel nostro Paese.
Il comunicato si rivolge anche direttamente agli studenti, per incoraggiali a chiedere al mondo degli educatori e della politica testimonianze di dialogo, collaborazione e accoglienza, sicuri che la convivenza pacifica e la mutua comprensioneaccrescano il corpo sociale e facciano sperimentare la ricchezza della diversità di chi si incontra perché "ciò che ci unisce è di più di ciò che ci divide”.