Il cammino minerario di Santa Barbara. Riconversione possibile in Sardegna

Un contributo del presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, che interverrà a LoppianoLab domenica primo ottobre sulla questione della produzione di bombe in Sardegna. Un invito a conoscere il territorio del Sulcis Iglesiente Guspinese

Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso che si sviluppa su una lunghezza di circa 400 km lungo gli antichi cammini minerari del vecchio bacino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, l’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Il primo e forse il più grande patrimonio che ci hanno lasciato in eredità gli uomini che hanno vissuto e lavorato nelle aree minerarie dismesse della Sardegna è rappresentato proprio dagli antichi cammini minerari che si possono ora ripercorrere con il Cammino Minerario di Santa Barbara.

arrivo-alla-chiesa-di-ingurtosu-dalla-via-crucisPercorrendo a passo lento questi antichi cammini, lungo i quali si sviluppa l’itinerario dai monti fino al mare, è possibile osservare e conoscere l’immenso patrimonio tecnico-scientifico, storico-culturale, naturalistico-ambientale e socio-antropologico presente nella terra più antica d’Italia e generato dalla millenaria attività mineraria svoltasi nel Sulcis Iglesiente Guspinese. Si tratta del patrimonio che ha consentito al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna di ottenere il prestigioso riconoscimento internazionale dell’Unesco.

La grande varietà e ricchezza dei contesti geominerari, paesaggistici e naturalistici che si possono osservare lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara trovano sintesi unitaria nella costante presenza degli edifici di culto e delle chiese dedicate a Santa Barbara presso le vecchie miniere dismesse, gli antichi villaggi minerari abbandonati, i paesi e le città costruite a supporto dell’attività mineraria.

Proprio per questa ragione è stato dedicato alla santa patrona dei minatori il nome del Cammino con l’obiettivo di conservare e tramandare il valore di solidarietà e di coesione che nei secoli passati ha caratterizzato il culto di Santa Barbara che è tuttora fortemente sentito e praticato con celebrazioni e processioni che si svolgono proprio lungo tratti rilevanti del Cammino.

guado-fiume-sul-monte-linasCome è nata l’idea del Cammino Minerario di Santa Barbara?  

Il Cammino Minerario di Santa Barbara è stato ideato e proposto dall’Associazione onlus Pozzo Sella  nell’ambito delle sue attività statutarie rivolte a sostenere lo sviluppo del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna le cui finalità sono quelle di favorire la rigenerazione culturale e la riconversione economica e sociale delle aree minerarie dismesse della Sardegna attraverso il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico culturale connesso alla passata attività estrattiva.

Dopo aver dedicato particolare impegno ai progetti e alle attività di carattere più strettamente culturale (progetto tesi di laurea Parco Geominerario, progetto europeo di Cultura 2000), l’associazione Pozzo Sella ha dedicato particolare impegno a progetti finalizzati alla creazione di opportunità di lavoro per le nuove generazioni.

Con queste finalità ha avuto inizio il progetto per il recupero e la valorizzazione degli antichi cammini minerari costruiti nei millenni passati a supporto dell’attività estrattiva ed oggi in gran parte abbandonati. L’idea di costruire una grande itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario è stata concepita dai volontari a seguito della grande partecipazione popolare alle escursioni organizzate dalla stessa Associazione Pozzo Sella a conclusione del lavoro di recupero e allestimento di singoli sentieri.

Dopo aver elaborato una prima proposta progettuale per la costruzione di un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso e aver ottenuto l’iscrizione nel registro regionale degli itinerari storico-religiosi, ha avuto inizio con il supporto e la regia dell’Assessorato regionale del Turismo della Regione Sarda un confronto con le amministrazioni comunali e con tutti gli altri Enti interessati.

Il favorevole accoglimento della proposta progettuale da parte di tutti i soggetti interessati ha consentito all’Associazione Pozzo Sella di sottoscrivere un protocollo d’intesa con i  Comuni, le due Provincie e le due diocesi interessate e il Consorzio del Parco Geominerario con l’obiettivo di realizzare i lavori propedeutici di ricerca, verifica, inventariazione e rilievo per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso denominato Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il lavoro svolto dall’associazione Pozzo Sella ha consentito di individuare il tracciato definitivo della lunghezza di circa 400 chilometri con dislivelli da 0 a 1000 mt/slm da percorrere in 24 tappe con una lunghezza media di circa 16 chilometri; tappe che sono state definite in funzione delle difficoltà del percorso, dei punti di interesse che si consiglia di vedere e della disponibilità presso i paesi e i villaggi minerari di adeguate strutture ricettive.

Una guida per il Cammino

Quasi il 75% del percorso si svolge su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito dalle strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani con fondo in asfalto. L’altitudine va dal livello del mare alla quota di 900 m nel sistema montuoso del Marganai. Sulla base del chilometraggio, delle difficoltà di percorrenza e della disponibilità di strutture ricettive nei paesi e nei villaggi minerari attraversati, l’itinerario è stato suddiviso in 24 tappe, per una lunghezza media di circa 16 km. Molte tappe sono piuttosto brevi, per lasciare ai pellegrini/escursionisti il tempo di visitare siti di archeologia classica e industriale di particolare fascino e bellezza. Chi non fosse interessato alle visite può tranquillamente suddividere le tappe a seconda dei propri gusti e del proprio ritmo, ovviamente tenendo conto della disponibilità di strutture di accoglienza che sono presenti in tutte le tappe. Il Cammino è interamente tracciato con una segnaletica provisori costituita da adesivi e placchette in alluminio, sulle quali sono indicati con colore giallo su sfondo blu il logo, il nome del Cammino e la freccia direzionale del percorso.

Nella guida del Cammino sono stampate le mappe del percorso ed è possibile fare uso del GPS scaricando le tracce del percorso dal sito del Cammino.

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Per una rigenerazione economia, sociale e culturale

Sulla base dei positivi risultati ottenuti nella prima fase di lavoro per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara e in considerazione del notevole interesse suscitato tra gli operatori del settore e tra i pellegrini/escursionisti che già in migliaia camminano su questo percorso, i partner del progetto hanno deciso di dare attuazione alla costituzione del soggetto giuridico di natura pubblicistica che dovrà implementare, promuovere e gestire il Cammino Minerario di Santa Barbara.

I comuni interessati dall’itinerario, con decisione unanime dei loro Consigli Comunali, hanno deliberato di dare vita, assieme all’Associazione Pozzo Sella, ad una fondazione di partecipazione denominata Fondazione Camino Santa Barbara la cui costituzione e avvenuta il 17 dicembre 2016 con la partecipazione delle Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba.

Di fronte alla lunga e profonda crisi economica e ai conseguenti fenomeni di disgregazione sociale generati dalla cessazione della sua prevalente attività produttiva, il territorio del Sulcis Iglesiente Guspinese ha dimostrato di saper ritrovare attorno ad un progetto condiviso l’unità istituzionale e la coesione sociale necessaria per affrontare la sfida della sua rigenerazione culturale, sociale ed economica.

Il Cammino Minerario di Santa Barbara e la riconversione economica del territorio

A seguito della costituzione della Fondazione e della pubblicazione della guida del Cammino ad opera di Terre di Mezzo Editore, la più qualificata casa editrice di settore, che hanno rappresentato l’atto di nascita del Cammino, tanti pellegrini/escursionisti italiani e stranieri percorrono già l’intero itinerario con i conseguenti benefici economici per il territorio.  Nuove strutture per l’ospitalità stanno nascendo e una fitta rete di servizi (guide escursionistiche, trasporti, assistenza ecc.) si sta mettendo in moto spontaneamente grazie all’arrivo di tanti pellegrini/escursionisti.

Si tratta dello stesso modello ampiamente sperimentato in altre realtà italiane ed europee come nel più famoso itinerario del Cammino di Santiago di Compostela che sta contribuendo a rivitalizzare tanti piccoli centri della regione della Galizia in Spagna.

In tal modo è stata ideata, creata e lanciata sul mercato una grande infrastruttura per lo sviluppo del turismo sostenibile del Sulcis Iglesiente Guspinese e per la destagionalizzazione dei flussi turistici della Sardegna.

Il fatto ancora più rilevante e significativo per la riconversione del territorio è relativo al grande interesse per il progetto che stanno dimostrando le più grandi testate nazionali (Corriere della Sera – Famiglia Cristiana – La Stampa – Gazzetta dello Sport – Trekking – Bell’Italia) e i diversi canali televisivi regionali, nazionali e internazionali della Rai  (Tgr Sardegna, Geo, Rai international, Sulla via di Damasco)  che con i loro servizi stanno realizzando a costo zero la più consistente attività di promozione territoriale a livello regionale e nazionale mai realizzata in precedenza.

Occorre ora proseguire nel lavoro finora svolto unitariamente per rendere sempre meglio percorribile e sempre più accogliente il Cammino per ricevere nelle migliori condizioni logistiche e di ospitalità i tanti pellegrini/escursionisti che, grazie proprio a questa grande campagna promozionale, si apprestano a percorrere il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Chi è Giampiero Pinna?   

Figlio di minatore, perito minerario e geologo. È stato responsabile del Servizio Geologico Nazionale della Samim (Gruppo Eni), Amministratore Delegato della società di ricerca Progemisa, Presidente dell’Ente Minerario Sardo-Emsa e Consigliere Regionale.

Da Presidente dell’Emsa ha promosso il progetto del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna che nel 1997 ha ottenuto il riconoscimento internazionale dell’Unesco. Da Consigliere Regionale ha guidato e sostenuto, tra il 2000 e il 2001, l’occupazione del pozzo Sella della miniera di Monteponi ottenendo, dopo un intero anno di lotta pacifica e non violenta condotta sotto terra, l’istituzione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, i primi finanziamenti dello Stato per dare avvio al piano di bonifica e recupero ambientale delle aree minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente Guspinese e l’assunzione di 500 lavoratori precari. Da Presidente dell’Associazione Pozzo Sella ha ideato e promosso il Cammino Minerario di Santa Barbara. È Presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara costituita nel 2016, Anno Nazionale dei Cammini, dall’Associazione Pozzo Sella e dai 21 Comuni interessati dall’itinerario con la partecipazione delle Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba. (presidente@camminominerariodisantabarbara.org)

 

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