Camilla, il supermercato autogestito
Il progetto solidale è stato lanciato nel 2016 da Alchemilla GAS, gruppo di acquisto solidale a Bologna e Campi Aperti, un’associazione di produttori biologici e contadini locali. La sfida prevede l’apertura, prevista per il 2018 a Bologna, di “Camilla” un supermercato autogestito dai cittadini, dove solo chi dedicherà un po’ del proprio tempo libero alla gestione del supermercato potrà acquistare a prezzi convenienti i prodotti di prima qualità. Il progetto promuove un consumo sostenibile, lontano dall’economia delle grandi catene di supermercati, in questo caso infatti i clienti sono anche soci e si occupano direttamente dei rapporti con i fornitori, senza dover delegare ad altri le scelte di consumo.
Sugli scaffali saranno presenti prodotti locali, biologici ed equo-solidali, consegnati anche dai contadini del luogo, in modo tale da creare una filiera corta ed aiutare l’economia locale, oltre a promuovere una spesa più sana. I prodotti venduti saranno di alta qualità ma ad un prezzo contenuto, grazie alla formula di emporio cooperativo. Qui i clienti infatti sono anche commessi, soci e proprietari, che decidono di dedicare alcune ore del proprio tempo libero alla gestione di tutte le mansioni principali: dagli accordi con i distributori alla sistemazione degli scaffali, a turno c’è poi chi si occupa della cassa e chi del magazzino, abbattendo così i costi di gestione con conseguente abbassamento dei prezzi. Oltre ad accedere a un’alimentazione più sana e più economica, i clienti/soci potranno poi partecipare a un’esperienza di condivisione e solidarietà, attenta agli sprechi alimentari e alla difesa dei diritti dei lavoratori.
“Camilla” si ispira al modello di “Park Slope Food Coop”, il supermercato cooperativo di Brooklyn nato nel 1973. A questo sono seguiti altri due esempi europei: La Louve a Parigi e la Bees Coop di Bruxelles.