Calcio, la prima giornata di campionato ai raggi X

Al via le competizioni della Serie A 2018/2019. Dal lutto delle squadre genovesi al debutto della star Cristiano Ronaldo, passando per i tanti super-gol e la débâcle a sorpresa dell’Inter, ecco un focus sugli spunti più interessanti dei primi confronti.

Juve, quanta fatica!
Tutti gli occhi erano puntati su di lui: sua Maestà Cristiano Ronaldo, sabato contro il Chievo ha inaugurato la nuova stagione di Serie A indossando per la prima volta la casacca bianconera in un incontro ufficiale. Nonostante non sia andato a segno, Cr7 ha comunque dato un saggio delle sue grandi capacità tecniche e di una innata leadership che lo ha portato a essere sin da subito il faro dell’attacco dei campioni d’Italia. Un tiro rasoterra fuori di pochissimo, una sontuosa finta a centrocampo per far ripartire la squadra e due conclusioni velenose sventate da super-Sorrentino (frattura delle ossa nasali per il portiere, in seguito a uno scontro col portoghese, ndr) sono il suo biglietto da visita.

Onore però al piccolo Chievo Verona, capace di ribaltare il vantaggio di Khedira con Stepinski e Giaccherini, prima di arrendersi alla rimonta finale dei bianconeri griffata da un’autorete di Bani e dal gol di Bernardeschi. Una curiosità rende ancor più merito al Chievo: il monte ingaggi dei veronesi, lo scorso anno, era di 18 milioni; il solo Ronaldo ne costa circa 30 l’anno ai bianconeri. Quella degli uomini del presidente Campedelli sarebbe stata un’impresa titanica.

Flop Inter
I pronostici dell’estate, spesso, possono essere un abbaglio: molti addetti ai lavori però hanno lodato il gran mercato dell’Inter, con giocatori di spessore come Asamoah, De Vrji, Nainggolan, Politano e Lautaro Martinez a dare sostanza a una squadra arrivata comunque in Champions. L’esordio col Sassuolo ha riportato bruscamente sulla terra i nerazzurri, sconfitti 1-0 da un rigore di Domenico Berardi. Gli emiliani, guidati da Roberto De Zerbi, hanno mostrato gioco e condizione, meritando il successo su una squadra abulica e ancora da registrare: male il duo d’attacco argentino Icardi-Martinez, largamente insufficiente la prova di Dalbert come terzino sinistro. La difesa, senza Skriniar, perde certezze: mister Luciano Spalletti avrà tanto da lavorare.

Tanti gol di qualità
Dzeko, Kurtic, Immobile, Inglese e Insigne
: l’esordio del massimo campionato italiano è stato contrassegnato da reti di pregevole fattura, uno spot molto importante per una Serie A che cerca di ritrovare estimatori e spettatori. Il gol che decide Torino-Roma è da applausi: slalom del neo-giallorosso Kluivert sulla destra e cross al bacio per l’accorrente Dzeko che, da posizione defilata, fa partire un sinistro al volo di rara bellezza. Una rete alla Van Basten per l’attaccante bosniaco che assegna alla Roma la vittoria in una partita segnata da feroci polemiche per l’uso del Var: l’allenatore del Toro Mazzarri, per protesta, diserta addirittura la conferenza stampa.

Meglio però dar spazio alla bellezza: il bolide scagliato all’incrocio da Jasmin Kurtic, con una conclusione da oltre 30 metri, ha dato alla Spal la vittoria nel derby emiliano col Bologna.

Show anche in Lazio-Napoli: il colpo di tacco con cui Ciro Immobile si libera di tre difensori partenopei battendo poi Karnezis è da stropicciarsi gli occhi, così come il destro a giro all’angolino di Lorenzo Insigne, rete che ha dato agli uomini di Carletto Ancelotti un successo pesantissimo all’Olimpico. Nel pirotecnico 2-2 tra Udinese e Parma, poi, spicca il gol dell’attaccante crociato Roberto Inglese: doppia sterzata sul malcapitato Nuytinck e sinistro secco a battere l’incolpevole portiere avversario.

Genova si ferma
Il crollo del viadotto Morandi
sull’autostrada A10, col suo carico di morti, polemiche e dolore, ha sconvolto l’Italia. In molti si attendevano che sabato, giornata di lutto nazionale, anche la Serie A decidesse di fermarsi del tutto. Alla fine, solo le genovesi hanno chiesto e ottenuto di non cominciare la stagione per unirsi al dolore cittadino: Samp-Fiorentina e Milan-Genoa sono state dunque rinviate e si giocheranno rispettivamente il 19 settembre e il 31 ottobre. Lo scorso 4 marzo, dopo la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori, il calcio si era fermato completamente: in occasione del devastante terremoto che colpì L’Aquila nel 2009, però, le squadre scesero in campo col lutto al braccio, stesso provvedimento adottato in questo caso dalla Lega Serie A. Dividersi in fazioni riguardo a una scelta del genere non è probabilmente la cosa migliore da fare: silenzio e riflessione, in questi casi, sono d’obbligo. Il tweet della Sampdoria subito dopo la tragedia è esplicativo dell’atteggiamento che l’opinione pubblica dovrebbe tenere in questi casi: «Senza parole. #Genova».

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