Calcio, bentornata Serie A
Mortificato dagli scandali del calcio scommesse, destabilizzato alle fondamenta dal terremoto occorso a inizio estate alla Fifa, massima organizzazione planetaria che ne pianifica qualificazioni ed edizioni dei Mondiali, il pallone, in Italia, prova a ricominciare a rotolare. Il calcio d’inizio della stagione 2015-16 della Serie A di calcio arriverà alle 18 del prossimo sabato 22 agosto, con l’anticipo Verona-Roma, cui seguiranno le altre gare domenicali delle 20.45, ad eccezione di Juventus-Udinese, prevista alle 18. Quali saranno le protagoniste? Quali le sorprese?
Prima le Signore
Dopo l’ultima annata, che definimmo l’anno 0 del calcio italiano, il pallone tricolore si riscopre meno anonimo grazie alle gesta di una Juventus arresasi lo scorso anno in Europa solo ai campionissimi del Barcellona. Eppure, pur sempre favorita, inarrivabile trionfatrice in territorio nazionale negli ultimi quattro anni, ha perso tre undicesimi di lusso: sono partiti Arturo Vidal e Andrea Pirlo, meraviglie del centrocampo, e Carlitos Tevez, punta di diamante e assoluto trascinatore delle ultime due stagioni. Sebbene i nuovi innesti, mix tra esperienza internazionale e gioventù come Khedira, Mandzukic e Dybala, non assicurino altrettanta qualità, così come fisico e motivazione dei senatori tendano inevitabilmente a calare, la forza di questo gruppo pone ancora la Juventus più di una spanna su tutte le altre. Insomma, prima le signore… pardon, la (Vecchia) Signora.
Quanto sei bella Roma
Uno sfoltimento deciso e pochi acquisti, ma pesanti e di spessore: Roma era competitiva, ora sembra bella, tanto… Alle folate di Gervinho si uniranno le scorribande di Mohamed Salah, talento egiziano esploso a Firenze lo scorso anno, e la potenza atletica del centravanti bosniaco Edin Deko, senza contare la qualità aggiuntasi con l’attaccante esterno Iago Falque e il portiere Szczesny.
Vedi Napoli e poi… speri
Via Rafa Benitez, il tecnico più pagato della serie A, accasatosi al Real Madrid, dentro Maurizio Sarri, fino all’anno scorso il meno pagato, all’Empoli, ma forse il più apprezzato per i continui miracoli tattici fatti in un’esemplare gavetta che abbiamo raccontato sulle nostre pagine. Riuscirà mister Sarri, alla sua grande occasione, a dominare una piazza storicamente in furente ebollizione passionale? Con lui, tra altri rilevanti acquisti fatti per puntellare un organico già estremamente competitivo, sono arrivati dalla Toscana il terzino Elseid Hysaj e il metronomo Mirko Valdifiori, che siamo pronti a scommettere conquisterà anche un posto nell’Italia dell’Europeo 2016. Dopo anni di copiosi investimenti, abbondanti speranze, ma cocenti delusioni, vedi Napoli e poi… speri sia la volta buona.
Sarà una “gran Milàn”?
All’ombra della Madonnina, rinnovato l’attacco con Luiz Adriano e il bomber di scuola Barça, Carlos Bacca, il Milan ha fatto incetta di italiani, tra i quali spicca il giovane difensore di grandi prospettive, in chiave rossonera a nazionale Romagnoli. Pur non trattandosi di connazionali quali furono Baresi, Maldini e Donadoni, e restando da capire quanto siano reali e affidabili i 500 milioni di tale mister Bee da Bangkok, nuovo socio quasi a metà dell’altro mister B(erlusconi), il nuovo tecnico Sinisa Mihajlovic ha promesso di rifarne la storia. Intanto, sulla sponda nerazzurra, il cantiere tecnico-tattico di mister Roberto Mancini appare in piena fase “lavori in corso”: partiti Shaquiri e Kovacic per fare fronte alle regole imposte giustamente dall’UEFA per il fair-play finanziario, il magnate indonesiano Eric Thohir ha fornito al tecnico solidi difensori e soprattutto il frangiflutti della mediana Geoffrey Kondogbia, con il fantasista ex Fiorentina Stevan Jovetic.
Piccole favole
Le neopromosse Carpi e Frosinone si aggiungono, oltre ad altre note contendenti per la salvezza, a Chievo, Empoli e Atalanta, storiche favole costruite su sana organizzazione societaria e vivaio di qualità. Le due ultime arrivate non erano gradite al presidente della Lazio e potente dirigente della Lega Calcio di A, Claudio Lotito, che in un’ormai arcinota telefonata non nascose le sue “perplessità” circa la loro promozione, a suo dire non abbastanza foriera di introiti derivanti dalla cessione di diritti televisivi. A loro e ai loro tifosi il compito di riaccendere una passione che non ha bisogno di alimentarsi a suon di milioni di euro di incassi tv: entrambe hanno scelto la strada della rivoluzione dell’organico e la qualità sembra modesta, ma la motivazione e i valori di un gruppo coeso, è risaputo, potrebbero sorprendere. Signore e signori, buon calcio. E che buono lo sia davvero…