Calcio: Bari festeggia la B, mentre in A è corsa a 3
Bentornato Bari
Il Bari torna in Serie B dopo quattro anni di “purgatorio” sportivo tra D e C: battendo il Latina in trasferta 0-1 con con gol di Antenucci al 23°, i biancorossi ritrovano la serie cadetta dopo averla persa per il collasso economico della gestione Giancaspro, sancito dalla mancata ricapitalizzazione nel 2018. «Non ci fermeremo qui – ha affermato il notoriamente tifoso sindaco di Bari, Antonio Decaro, subito dopo la vittoria: – ora vogliamo la serie A». Nella città pugliese, intanto, festeggiamenti e caroselli a chiusura del finesettimana, tra bandiere al vento e cori “nostalgici”. Il club del presidente Luigi De Laurentiis aveva già sfiorato la promozione nei due precedenti tornei di C, ma mancando la meta ai play off.
Le chiavi tattiche
Ma in questa stagione, grazie all’ottima rosa allestita dal ds Ciro Polito e alla guida tattica dell’allenatore Michele Mignani, ha dominato il torneo imponendo un ruolino di marcia di fatto insostenibile per le avversarie, in primis Catanzaro e Avellino. Il ritorno in B testimonia peraltro una ricostruzione societaria, che dopo aver cambiato ben cinque allenatori in quattro stagioni (Cornacchini, Vivarini, Auteri a Carrera), ha ritrovato efficacia ed equilibrio con le idee di Mignani ed il suo modulo offensivo basato su un 4-3-1-2 che non ha rinunciato alla fantasia nella manovra con l’argentino Ruben Botta (qualche presenza già in serie A con l’Inter qualche anno fa) e il foggiano Cristian Galano. Trascinatori nella rosa il bomber Mirco Antenucci (già anche titolare in A con la Spal), il mediano Mattia Maita e l’attaccante esterno Walid Cheddira, cresciuto nel corso della stagione sul piano tattico e temperamentale. Per capire la portata di questa promozione, basti pensare che sono ben 30mila le presenze attese già alla prossima uscita dei pugliesi contro gli ospiti dell’Avellino, a conferma di una piazza che si conferma tra le prime dieci del calcio italiano per spettatori.
In A è corsa a tre
L’ultimo fine settimana di serie A vede Juventus e Atalanta perdere definitivamente il passo delle prime tre in classifica. Per i bianconeri, un’amara sconfitta tra le proprie mura, dopo un’ottima gara, a favore dell’Inter di Simone Inzaghi, che si impone con un calcio di rigore di Chalanoglu tra più di una polemica: un primo rigore, concesso allo scadere del primo tempo, era stato infatti parato dal portiere juventino Szczęsny, quindi il pallone era comunque finito in rete in una mischia regolare sulla ribattuta; l’arbitro però annullava il gol, quindi veniva richiamato dal VAR per decidere di fare ripetere il penalty nerazzurro per un irregolare ingresso di De Light in area prima della battuta di Chalanoglu che, al secondo tentativo, insaccava di fatto decidendo le sorti di un incontro condotto gagliardamente dalla Juventus, pericolosa e poco fortunata in più di un’occasione, a differenza di un’Inter quasi mai pervenuta in area avversaria, ma vincente in virtù soprattutto di una solida prova difensiva.
Grande prova dell’altra pretendente al titolo, il Napoli di Luciano Spalletti, che si impone per 3-1 nel difficilissimo campo di Bergamo contro l’Atalanta, mantenendo 66 punti in classifica, a pari punti con il Milan e con tre lunghezze di vantaggio sull’Inter, benché alle milanesi manchi però una partita. I partenopei non tradiscono le attese di fronte probabilmente all’ostacolo più insidioso da superare nelle ultime otto giornate di campionato: nonostante le numerose assenze, lanciano un segnale forte alle dirette concorrenti per il titolo dopo un inizio difficile a causa della proverbiale aggressività dell’Atalanta. Il Napoli si impone infatti passando in vantaggio al quarto d’ora prima su un rigore di Insigne, poi grazie ad un altro spunto dello stesso capitano i quale, al 37°, si inventa un assist a sorpresa su calcio di punizione per Politano che, beffando il portiere, trova raddoppio e secondo gol personale in campionato. Nonostante un prevedibile inizio ripresa veemente dell’Atalanta, che al 58° accorciava le distanze con un colpo di testa di De Roon, all’81° i neo entrati Lozano ed Elmas confezionavano il gol che chiudeva sul 3-1 finale. Comunque vada il posticipo del lunedì sera del Milan, impegnato contro il Bologna, è chiaro come fino a fine maggio lo scudetto sarà una corsa a tre.
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